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Riceviamo da rete civica fidenza.

Creato il 06 novembre 2014 da Bernardrieux @pierrebarilli1
RICEVIAMO DA RETE CIVICA FIDENZA.
Interrogazione a risposta scritta e istanza di accesso agli atti ex legge 241/1990
OGGETTO: Determinazione n. 939 del 31 ottobre 2014, ad oggetto: “SERVIZIO DI TESORERIA PER IL QUINQUENNIO 2011-2015. SOSPENSIONE DEL REGIME DI TESORERIA UNICA. RINEGOZIAZIONE DELLE CONDIZIONI CONTRATTUALI”
Con deliberazione di Consiglio comunale n. 47 del 30 settembre 2010, si disponeva di affidare il servizio di gestione della tesoreria comunale, per il per il periodo dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2015, mediante procedura ad evidenza pubblica ed in base al criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, approvando contestualmente lo schema di convenzione di disciplina delle modalità di gestione del servizio di tesoreria.
Con il medesimo atto, il Consiglio comunale esprimeva la seguente linea di indirizzo, dando mandato a provvedere al dirigente del settore Servizi finanziari e programmazione: “… si tenga conto, fra l’altro (…) dei parametri finanziari (tassi attivi e passivi, etc.), delle ulteriori proposte migliorative ed agevolative per gli utenti, dell'erogazione di un contributo economico per il concorso alle attività istituzionali proprie dell'Ente e dei servizi bancari accessori e collaterali”
A conclusione di procedimento ad evidenza pubblica mediante procedura aperta, il dirigente del settore “Servizi finanziari e programmazione”, con determinazione n. 1105 del 13 dicembre 2010, aggiudicava alla Cassa di Risparmio di Parma e di Piacenza S.p.a. la gestione del servizio di Tesoreria comunale, per il quinquennio dal 1° gennaio 2011 al 31 dicembre 2015, da rendersi con le modalità stabilite nello schema di convenzione e secondo le offerte tecnica ed economica dell'aggiudicatario.
Tra le condizioni dell'offerta economica formulata dalla Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, S.p.a. in sede di gara, si evincono le seguenti:
-   disponibilità a corrispondere un contributo economico annuo di 12.600 euro, finalizzato a favorire una migliore qualità dei servizi prestati dal Comune di Fidenza e lo sviluppo di programmi in ambito sociale, educativo e culturale;
-   zero commissioni a carico dei beneficiari per mandati di pagamento (escluse le retribuzioni del personale, indennità e gettoni agli amministratori, rate di mutui e altri oneri finanziari, premi di polizze assicurative, pagamenti a favore di Enti ed Amministrazioni del settore pubblico, imposte, tasse, contributi e sovvenzioni), da estinguersi con bonifico bancario o postale su istituti diversi dal tesoriere;
Con determinazione n. 939 del 31 ottobre 2014, a seguito di richiesta dell'Istituto Tesoriere risalente al 7 maggio 2013 (prot. n. 11252 del 15 maggio 2013), si disponeva la rinegoziazione delle condizioni contrattuali del servizio di tesoreria in essere, dando atto che la precedente amministrazione non aveva condiviso le proposte di modifica avanzate dalla banca tesoriere.
Dall’esame della determinazione n. 939/2014 si apprende che sono state modificate, in senso peggiorativo per l’Ente, le precedenti condizioni contrattuali, come di seguito descritto:
-   parametro sub G) “ Disponibilità a corrispondere un contributo economico annuo ”: il comune di Fidenza rinuncia alla riscossione del contributo economico di 12.600 euro, per le annualità 2014 e 2015;
-   parametro sub I1) “ Commissioni a carico dei beneficiari”: per l'estinzione dei mandati di pagamento mediante bonifico bancario o postale su istituti diversi dal Tesoriere comunale, a decorrere dal 3 novembre 2014 è applicata la commissione di 3 euro a carico dei beneficiari.
Preso atto di quanto sopra e considerata l’originaria competenza del Consiglio comunale di cui all’atto di indirizzo espresso con deliberazione di Consiglio comunale n. 47 del 30 settembre 2010, si
Chiede al Sindaco
1) Copia dell’istruttoria di valutazione e stima presunta delle perdite economiche lamentate dall’istituto tesoriere derivanti dall’introduzione - temporanea - delle modifiche di cui al comma 8 dell’articolo 35 del decreto legge 24 gennaio 2012 n.1, con particolare riferimento al raffronto con il ricavo medio risultante dalla gestione delle giacenze realizzabile con il precedente sistema di tesoreria mista di cui al D.lgs. n. 279/1997.
2) Copia dell’istruttoria di valutazione e stima delle proposte di modifica avanzate dall’Istituto tesoriere in termini di recupero economico delle perdite lamentate, con particolare riferimento alla rinuncia al contributo economico (euro 12.600/anno) e all’applicazione, su base annuale, degli effetti dell’imposizione della commissione di 3 euro/mandato a carico dei beneficiari, con stima dei nuovi ricavi in favore della banca per le annualità 2014 e 2015, tenuto conto della media dei mandati di pagamento emessi dall'Ente nell’ultimo triennio.
3) Copia della comunicazione con la quale “ … la Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, dopo ripetuti solleciti, ha comunicato la volontà di aumentare il valore dello spread praticato sull'anticipazione di tesoreria e sulle annualità di ammortamento dei mutui, che l'Amministrazione comunale ha contratto negli esercizi dal 2011 al 2013, adeguandoli ai tassi di mercato correnti …”
4) Copia della deliberazione del Consiglio comunale con la quale è stata presa in esame e discussa la richiesta dell'Istituto Tesoriere del 7 maggio 2013 (prot. n. 11252 del 15 maggio 2013) e sottoposta all’attenzione dei consiglieri comunali la documentazione istruttoria sopra descritta affinché il Consiglio comunale potesse eventualmente formulare un nuovo atto di indirizzo, tenuto conto dei mutati parametri per la valutazione della convenienza economica del servizio di tesoreria rispetto al momento in cui è stata formulata l’offerta, oppure, affinché il Consiglio comunale attribuisse mandato finalizzato alla risoluzione del contratto in essere e all’attivazione di una nuova evidenza pubblica;
5) Copia della documentazione tecnica - citata senza dettagli nella determinazione n. 939/2014 - con la quale la Giunta comunale è stata “adeguatamente informata” ed “ha ritenuto di accogliere la richiesta inizialmente formulata dal tesoriere comunale”.
Nell’attesa di ricevere copia della documentazione sopra richiesta, si
Chiede al Sindaco
di confermare le modalità con le quali la Giunta comunale è stata “adeguatamente informata” e se la Giunta stessa fosse informata anche dell’originaria competenza a provvedere del Consiglio comunale e se nonostante ciò “ha ritenuto di accogliere la richiesta inizialmente formulata dal tesoriere comunale”.
Nell’attesa di ricevere copia della documentazione sopra richiesta, si osserva che, con uno slancio di generosità che non passerà inosservato alle Autorità competenti, benché il sistema di tesoreria mista di cui al D.lgs. 279/1997 sia stato “temporaneamente” sostituito, per soli tre anni, dunque dal mese di gennaio 2012 al 31 dicembre 2014 (ex art. 35, comma 8, decreto legge 24.01.2012, n.1), con le modifiche peggiorative apportate alla convenzione di tesoreria si rinuncia – in assenza di sostegno normativo - anche al contributo economico offerto dalla banca per anno 2015 oltre ad introdurre, con decorrenza dal 3 novembre 2014, una arbitraria commissione di 3 euro/mandato a carico dei beneficiari dell’Ente che, in ogni modo, non si potrebbe applicare – per i motivi addotti nella determinazione - oltre il 31 dicembre 2014 e che gli scriventi si riservano di segnalare nelle sedi competenti a documentazione pervenuta.
Peraltro, l’omissione premeditata dell’entrata pari a  euro 12.600 per le annualità 2014 e 2015 nel bilancio di previsione annuale e pluriennale votato dal Consiglio comunale nello scorso mese di settembre 2014 non è accompagnata da alcun elemento motivazionale, stante la vigenza delle precedenti condizioni contrattuali modificate, nei termini sopra detti, solo in data 31 ottobre 2014.
Nell’attesa di ricevere copia della documentazione sopra richiesta si
Chiede al Sindaco
di confermare l’introduzione di questa una nuova imposta perpetua da 3 euro/mandato a carico di tutti i fornitori di beni e servizi comunali, già entrata in vigore senza nessun preavviso, senza nessuna distinzione rispetto al valore - anche esiguo - dei mandati di pagamento, in base alla quale il Sindaco danneggia le forze vive dell’indotto fidentino introducendo una seconda IVA-comunale, dagli effetti economici positivi per un unico soggetto privato.
Nell’attesa di ricevere copia della documentazione sopra richiesta si
Chiede al Sindaco
di valutare se il provvedimento in esame generi eventuali: i vizi di legittimità dell’atto amministrativo o di opportunità, sconfinamenti di ruolo e di competenza e responsabilità dirigenziali.A tal fine, siChiede al Sindaco
in qualità di soggetto potenzialmente leso dalla determinazione dirigenziale in esame, di valutare la sussistenza di eventuali ulteriori profili presenti nell’atto citato, al fine di effettuare opportuna segnalazione alle Autorità competenti.
È richiesta risposta scritta.http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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