Nato nella Grande Mela nel lontano 1923 e scomparso nel 2004, Richard Avedon è stato uno dei più grandi fotografi ritrattisti statunitensi.
Curioso l’inizio della sua carriera; quando suo padre, amante della fotografia, gli regala a soli 9 anni la prima macchina fotografica, della quale si innamora. A 19 anni, abbandonati gli studi di filosofia, inizia la sua carriera arruolandosi come fotografo nella Marina Militare. Assegnato alle autopsie e alle foto d’identità, inizia in parallelo a scattare foto ai suo compagni di camerata.
Rientrato in America, si iscrive subito alla New School for Social Research, dove ben presto viene notato da Alexey Brodovitch, pigmalione e art director di Harper’s Bazaar. Inizia la sua carriera per la rivista americana più importante del tempo, diventandone poi anche direttore artistico.
Avedon fu considerato un intellettuale della fotografia : <<Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. E’ come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.>>. Divenne anche un vero e proprio sedizioso per i tempi, iniziando una rivoluzione della foto di moda, dove non vi erano più rigide pose e schemi impostati, ma pose del tutto inusuali coadiuvate da altrettanto inusuali esterni : locali, strade affollate e persino zoo. A riprendere questo concetto sarà una delle sue foto più famose, dedicata ad abiti haute couture Dior: “Dovima tra gli elefanti”, che ritrae la modella in una posa del tutto innaturale, tra due elefanti.
Pioniere, inoltre, di un nuovo stile, che ad ogni scatto fa corrispondere una storia e traduce su carta fotografica il fascino di personaggi come: Marilyn Monroe, Elizabeth Taylor, Andy Warhol, Twiggy, la nostra Sophia Loren e tanti altri. Tangibile in queste fotografie, rigorosamente in bianco e nero, un’eleganza inimitabile, ricercata con un pizzico di raffinatezza. Tutto questo prima dell’avvento del digitale e dell’ossessione della perfezione alienante e falsificata!
Le sue immagini incarnano la perfezione pura e densa di un fascino che sembra resistere al tempo e alle mode.
Buona immaginazione!
Salerno Sabrina