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Richard Paul Evans: Michael Vey. Il prigioniero della cella 25

Creato il 25 novembre 2012 da Martinaframmartino

Richard Paul Evans: Michael Vey. Il prigioniero della cella 25Di solito Baldini & Castoldi (o Baldini Castoldi Dalai, ma è la prima dicitura quella che campeggia sulla copertina del romanzo in questione) non si occupa di fantastico. Sì, in passato ha pubblicato i due volumi di Thomas Mazzantini dedicati a Garmir, ma credo che ormai non li ricordi più nessuno. Poi ci sono un paio di opere di Enrico Brizzi, L’inattesa piega degli eventi e La nostra guerra, e i due romanzi di Gail Carriger, Soulless e Changeless, dedicati al Protettorato del parasole. C’è altro? Se sì io non lo ricordo, e l’unica cosa che amo davvero di quella casa editrice sono i Peanuts di Charles M. Schulz

Così mi sono sorpresa nel vedere pubblicato Michael Vey. Il prigioniero della cella 25 di Richard Paul Evans, e ho fatto un giretto sul sito dell’autore.

Ho così scoperto che Evans è apparso nella classifica dei bestsellers del New York Times con tutti i 18 romanzi che ha pubblicato, arrivando anche al primo posto con The Christmas Box. Nel mondo sono in commercio oltre 14 milioni di copie dei suoi libri ed è stato tradotto in oltre 25 lingue, italiano compreso. Da quattro dei suoi libri sono stati realizzati film per la televisione e ha vinto numerosi premi, ma la cosa che più mi ha fatto piacere scoprire è che è stato premiato anche per il suo impegno in difesa dei bambini vittime di violenze. Negli anni la Christmas Box House International da lui fondata ha aiutato oltre 35.000 bambini.

Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne, data fissata per ricordare la terribile fine delle sorelle Mirabal. Qualche giorno fa avevo pensato anche di scrivere un articolo in proposito, uno di quelli seri, per FantasyMagazine, con brani e riflessioni provenienti da diversi libri. Onestamente ho iniziato a pensarci troppo tardi, e dopo un paio di giorni di riflessioni ho accantonato il progetto perché non avrei fatto in tempo. Accantonato, non cancellato. Ai quattro articoli della serie Caro editore ti odio che ho pubblicato su FantasyMagazine in settembre (1, 2, 3, 4) sono stati ho iniziato a pensare oltre due anni fa, solo che non trovavo mai il tempo per scriverli. Poi le mie bimbe sono andate in vacanza con il papà, io sono rimasta a casa a lavorare e quando non ero al lavoro scrivevo. Quindi chissà che in un imprecisato futuro…

I bambini non sono le donne, uno scrittore che si occupa dei loro diritti in teoria non ha nulla a che fare con la giornata di oggi, ma chiunque si preoccupa di proteggere chi non è in grado do proteggersi da solo e di aiutare chi ha bisogno d’aiuto merita una certa considerazione, e magari anche una parola di ringraziamento per il suo lavoro.

Dalla metà degli anni ’90 in Italia sono state pubblicate diverse sue opere, ma molte sono fuori catalogo. Mi riferisco a Il primo dono, Il regalo del tempo, La lettera, Lo specchio e Il medaglione

Richard Paul Evans: Michael Vey. Il prigioniero della cella 25Sono invece in commercio un saggio e due romanzi. Cominciamo con il saggio. In realtà Le 5 lezioni di un milionario sulla vita e sulla ricchezza è quasi un’autobiografia, e la quarta di copertina è una di quelle che spinge a porsi delle domande.

La quarta di copertina:

Il padre di Richard Paul Evans perse entrambe le gambe quando il ragazzo aveva dodici anni. Senza assicurazione, senza stipendio e otto figli, la famiglia cadde in disgrazia. Fu in quel periodo che il piccolo Evans conobbe un multimilionario che volle insegnargli i cinque segreti della ricchezza. Oggi, grazie a quelle lezioni, non ha conosciuto solo la ricchezza e il successo, ma anche la libertà in un mondo in cui regna la schiavitù finanziaria. In queste pagine Evans spiega che il denaro non dovrebbe essere la nostra preoccupazione principale. Anzi, seguendo questi cinque princìpi, potremo concentrarci sulle cose che davvero contano nella vita.

Va bene, l’editore italiano non ha le idee chiare. Nel suo sito Evans spiega che il padre si è rotto le ossa delle gambe, non proprio la stessa cosa, e che non ha potuto lavorare per oltre un anno. I problemi economici non sono stati pochi, tanto è vero che lui ha dovuto dormire per terra per due anni. L’incontro con il milionario ha condotto una serie di cinque lezioni sulla ricchezza indirizzate ai giovani presso una chiesa locale, mentre da quelle frasi sembra quasi che il milionario abbia dato le sue spiegazioni a lui e solo a lui. Però le lezioni a quanto pare sono state efficaci se a 16 anni il ragazzo era quasi economicamente indipendente e se man mano è stato capace di pagarsi tutto quel che voleva e poi di arrivare ad aiutare gli altri. Come ha scritto Richard, la vita non è incentrata sui soldi ma sull’amore e sulla famiglia. È un’evoluzione personale e una crescita, ma perché la crescita ci sia bisogna imparare a bilanciare le varie forze della vita.

Non ho letto il suo libro quindi non so di cosa parla, ma le premesse sono affascinanti.

Richard Paul Evans: Michael Vey. Il prigioniero della cella 25È alla narrativa però che l’autore ha dedicato la maggior parte delle sue energie, e qualche mese fa è arrivato in libreria Il linguaggio nascosto della vita.

La quarta di copertina:

Cosa faresti se in un solo istante perdessi tutto? La casa, il lavoro, la persona che ami? Quando la tragedia piomba nell’esistenza fino a quel momento perfetta di Alan Christoffersen il suo primo pensiero è di farla finita. Non ha più niente per cui vivere, tutto ciò che gli resta è il tubetto di pillole che stringe in mano… All’improvviso, come colto da un’illuminazione, Alan decide di non lasciarsi andare e di intraprendere un viaggio. Non un viaggio qualunque, ma una traversata a piedi degli Stati Uniti da Seattle, dove vive, al punto più lontano sulla mappa: Key West, Florida. Nelle persone che incontrerà lungo il cammino, nelle loro storie e nelle loro esperienze cercherà di ritrovare il significato della propria presenza nel mondo. Con “II linguaggio nascosto della vita”, Richard Paul Evans ha inaugurato una serie che seguirà Alan e le sue vicende, la sua strada.

L’ultimo libro in commercio, quello per cui ho fatto le mie ricerche sull’autore, è un romanzo di fantascienza per ragazzi, segno che a Evans piace occuparsi di cose molto diverse fra loro.

Richard Paul Evans: Michael Vey. Il prigioniero della cella 25La quarta di copertina di Michael Vey:

Per i suoi compagni di scuola alla Meridian High School, Michael Vey è un normalissimo quattordicenne: videogame, qualche amico, poca voglia di studiare. Apparentemente, l’unica cosa che lo distingue dagli altri è il fatto di soffrire della sindrome di Tourette. Ma Michael è davvero un ragazzo fuori dal comune. Michael ha dei poteri speciali. Poteri elettrici. Pensa di essere unico al mondo, ma scopre per caso che Taylor – la cheerleader più carina della scuola – è come lui; e non sono i soli. Insieme a lei e all’amico Ostin si mettono in cerca delle loro origini. Ma qualcuno, o qualcosa, di molto potente è sulle loro tracce. E un giorno la madre di Michael viene rapita…

Si tratta del primo romanzo di una serie prevista in 7 volumi e parla di speranza, lealtà, coraggio, e dell’amore di un figlio per la madre. Il secondo volume, Rise of the Elgen, è stato pubblicato negli Stati Uniti nel mese di agosto.

Il sito ufficiale della serie: http://www.michaelvey.com/

Il sito dell’editore italiano con il booktrailer (in inglese, tradurlo gli costava davvero così tanto?): http://shop.bcdeditore.it/product.php?productid=17067.



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