Il punk/rock incontra Roma: Richie Ramone, per la prima volta a Roma, si esibisce sul palco del Jailbreak. Ancora una volta il merito va alla ERocks Production che si sta dando molto da fare per farci vivere o rivivere, (a seconda dell’età), irripetibili pezzi di storia, quindi facciamoci trovare preparati e cogliamo al volo le occasioni che ci offrono!
Nonostante il mal tempo la serata è stata caratterizzata da una buona affluenza di pubblico e ancora più buona è stata la partecipazione di chi era sotto palco, da subito coinvolto nello show. D’altra parte in molti hanno risposto alla chiamata dei Ramones: si sono visti tanti giubetti di jeans con toppa della band e tantissime magliette con il logo del gruppo americano. Fa quasi strano vederle in un contesto “naturale”, considerato il fatto che sono molto di moda anche al di fuori del mondo del rock.
Curiosa la scelta di far aprire il concerto alla cover band romana dei Ramones, i Romanez, che nel 2011 già avevano aperto il live di un altro Ramone, Marky (sostituito proprio da Richie nel 1983 e tornato dietro le pelli del gruppo nel 1987).
Ghigo Ramone, (voce), Mirko Ramone (batteria), Enrico Gambino (basso e cori) ed Esky Ramone (chitarra) salgono sul palco senza troppe moine. Si dà il via alla serata con “Rockaway Beach” in uno show serrato che porta il pubblico ad avvicinarsi sempre più al palco e cantare a squarciagola i successi dei Ramones, tra i quali spiccano “Psycho Therapy” e “I Wanna Be Sedated”.Ghigo si prende qualche secondo per intrattenere il pubblico e presentare la band, nulla di più, il punk richiede immediatezza e i Romanez, forti della loro esperienza che li ha portati su tanti palchi dal 2008 ad oggi, lo sanno bene. Un unico momento per accattivarsi ancora di più la simpatia del pubblico: lanciare delle toppe nere con il logo della band, per la gioia dei presenti.Dopo aver scaldato a dovere il pubblico i Romanez lasciano il palco velocemente, così come sono arrivati. Non è durato molto il loro show, ma sono ben tre le band previste per l’apertura e deve esserci spazio per tutti. Inoltre sembra che lo stesso Richie Ramone abbia chiesto di suonare prima degli altri gruppi, siamo quindi in attesa di sapere chi sarà il prossimo a salire sul palco.Non passa molto che i Double Malt fanno il loro ingresso. La band abruzzese era infatti stata confermata come apertura per tutte le date italiane del tour di Richie ed una data austriaca.
Rompono il ghiaccio con “Long Way”, brano da cui è stato tratto anche il videoclip di presentazione per l’album “Addiction”, primo lavoro della band le cui registrazioni sono state ultimate di recente. Il loro è un hard rock che richiama tantissimo le sonorità degli anni ’90, c’è molta rabbia nei loro pezzi e un forte senso di disagio, l’intento della band è chiaro fin dalle prime note: esprimere se stessi.Si tratta di una scelta stilistica che forse sarebbe più adatta ad una formazione ridotta, mettere insieme 6 voci e farle suonare in armonia non solo richiede una perfetta padronanza dello strumento, ma soprattutto la ricerca di un equilibrio che limita di molto l’impulso individuale, a favore di una sintesi di gruppo difficile da trovare anche nelle band più navigate. Tuttavia in musica nulla è impossibile e quindi auguriamo ai Double Malt di raggiungere presto il loro ambizioso obiettivo.Alfredo Mariani (voce), Vittoriano Palerma (tastiere e synth), Angelo Lo Tesoriere (chitarra e cori), Bruno Sciri (chitarra e cori), Davide D’Amico (batteria) e Francesco Casoli (basso e cori) hanno una buona tenuta di palco, si nota solo un po’ di timidezza nei gesti e nel rapporto con il pubblico, caratteristica che sicuramente verrà meno con il passare del tempo. D’altra parte la band può già contare su un buon numero di collaborazioni illustri al fianco di Faster Pussycat, The Art, Reb Beach, Paul Gilbert, John Corabi e Pino Scotto. E se le premesse sono queste chissà cosa riserva il futuro…A sorpresa, al posto dell’ultimo opening act, ecco la band di Richie Ramone che prende possesso del palco. Una breve prova strumenti e si parte!
Colpisce subito il look aggressivo di Clare Misstake (basso) e Alex Kane (chitarra), ma cosa volete? E’ un concerto Punk e non passa molto prima di essere colpiti anche dalle potenti note di “Criminal”. Il live è serrato: ad ogni canzone segue la successiva, richiamata con un urlo da Clare Misstake. Richie si alterna tra batteria e voce, così come Ben Reagan (chitarra) che prende il posto di Richie dietro le pelli quando lui afferra il microfono.
Il pubblico si riversa sotto palco per cantare assieme alla band i brani dei Ramones, divenuti ormai dei classici del rock, tra cui la stessa “Somebody Put Something in My Drink”, che dà anche il nome al tour di Richie Ramone, compositore del pezzo.
I partecipanti sotto palco, già carichi dalle performance precedenti e ormai in visibilio, si lanciano in modo sempre più veemente in un headbanging che diventa presto pogo sotto palco.
Si va avanti così attraverso “Animal Boy”, “Blitzkrieg Bop”, “(You) Can’t Say Anything Nice”, pezzi classici dei Ramones e pezzi tratti dalla discografia solista di Richie. Su “Cretin Hop” sale sul palco anche Ghigo (della cover band Romanez), per esibirsi al fianco dello stesso Richie e condividere con lui il microfono.I musicisti sul palco sono una furia, Alex si lancia anche in diversi assoli che contraddicono l’equazione secondo cui i punkers non sono in grado di suonare.
Una brevissima presentazione della band e il combo si congeda. Ma il pubblico vuole ancora di più e richiama Richie a gran voce.Sembra che l’artista non voglia concedere il bis e, invece, eccolo tornare sul palco, sorridente e pronto ad impugnare di nuovo microfono e bacchette. Sicuramente è stanco, se c’è una cosa chiara è che suonare la batteria su questi pezzi è faticoso e richiede molte energie, ma è pronto ad accontentare il suo pubblico, così come il resto della band e quindi si riparte, le mura del locale tornano a tremare con qualche brano ancora. Poi è davvero finita.
Per gli affezionati c’è però un’ultima sorpresa: Richie Ramone è disponibile per foto ed autografi al banchetto del merch.Il concerto però non è ancora finito. Resta una band che deve ancora esibirsi: l’opening act slittato come headliner, The Sunburst.Purtroppo sono in molti ad accalcarsi al merch per incontrare Richie prima di abbandonare il locale, lasciando il sotto palco quasi vuoto durante l’esibizione della band di Savona. Davvero un peccato perché i quattro sanno suonare molto bene e riescono comunque a mantenere alta l’attenzione dei pochi rimasti.La band propone tutte le tracce del full lenght, “Tear Off The Darkness”, pubblicato proprio quest’anno (2014), e, alla richiesta del bis, avendo terminato le proprie tracce, chiude lo show con una cover degli Alice in Chains “Man in The box”.
I The Sunburst sono Davide Crisafulli, (voce), Luca Pileri, (chitarra), Stefano Ravera (batteria) e Francesco Glielmi (basso). Il loro è un sound alternative rock/metal che fonde insieme elementi e sfumature post-grunge, hard rock, stoner/sludge metal e progressive metal. decisamente ben arrangiato ed eseguito.Per coloro che se li fossero persi, e per gli amanti del genere, consigliamo l’ascolto del loro già citato lavoro in studio “Tear Off The Darkness”.Con l’ultima band sul palco un’altra serata volge al termine e, ancora pieni di musica nelle orecchie, si torna a casa. Ancora grazie al Jailbreak, alla ERocks Production e alle band che si sono esibite sul palco: Richie Ramone & Band, iRomanez, i Double Malt e i The Sunburst!Set List Romanez
Rockaway Beach; Teenage Lobotomy; PsychoTherapy; I Wanna Be Well; Glad To See You Go; Gimme Gimme Shock Treatment; Rock & Roll High School; I Wanna Be Sedated; Have You Ever Seen The Rain; 5S & S; Do You Wanna Dance; Ramones; I Wanna Live; Don’t Bust My Chops; Beat on The BratSet List Double Malt
Long Way; Hear Me, I Scream; Just You Know Why; Me And My Sweet; Right time; Let Me Roll; P.H.; Room 182
Set List Richie Ramone
Criminal; Somebody Put Something in My Drink; Smash You; I Just Want To Have Something To Do; Better Than Me; Durango 985; Animal Boy; Into The Fire; I Know Better Now; Blitzkrieg Bop; Entitled; Humankind; (You) Can’t Say Anything Nice; Forgotten Years; Take My Hand; Today Your Love, Tomorrow The World; Warthog; I’m Not Jesus; Loudmouth; Havana Affair; Cretin Hop; Everytime I Eat Vegetables It Makes Me Think of You; Commando
Set List The Sunburst
Follow me; Something real; The Flow; Left behind; Be yourself; Unforgiven; Another day; Rising; Man in The box (Alice in Chains cover)