Flora ascoltami, vogliono………2940 CARATTERI!…..
Il sole me ne ha sciolte 940, di corsa mi recavo a citofonare al mio amico” TUTTO ASCOLTO” Marco!, mi sono fermata presso l’edicola, quella all’inizio del centro storico, un nero alto 2 metri prendeva il sole dicendo all’edicolante che voleva diventare più nero e intanto la sua pelle fremeva e fumava. Mi sono aggrappata al vecchio muro della chiesa, mi sono srotolata tutta la mia pelle sudata ed a bocca spalancata ho fatto un pieno d’aria………….lo so Flora…..che non bisogna drogarsi così…ma là non passano auto, l’aria non è inquinata, è vero è afosa di vecchie polvere di antichità…..ma poi non volevo parlarti delle oscenità della nostra civilizzazione, l’alta tecnologia( i fax con cui spedirò le 60 battute) ma io sono ribelle e me ne sbatto delle regole, del sindaco,che per migliorare la città l’ha resa simile ad un cantiere portuale, volevo parlarti di SESSO…..attenta Flora…..mi sono incontrata con quel ragazzino te lo avevo accennato, no, 15 meno di me……..si, abbiamo usato il preservativo, pensa ce l’aveva lui, ah!! I giovani d’oggi……ma no Flora,lo sai che io ho bisogno di PASSIONALITA’…….lo sai, mi sento sempre altro, non riesco ad incanalarmi in facili posizioni volute da altri e determinate da altri: sto sempre qua dentro questo scafandro impostomi dal destino crudele! Io ho bisogno di scegliere e certamente avrei scelto altro,”quello” che batte dentro una perpetua ricerca senza soluzioni determinate da prese di posizioni, costruite da opinioni variabili alle nuove intuizioni, ma perché gli altri rimangono là dove li lascio? Impigliati nella loro quotidianità? I cantanti inneggiano alla speranza per un mondo migliore, i creativi oggi sono confusi, hanno sostituito il braccio con il computer, la radio accesa blatera di giudici, di assassini, di un signore stuccato grigio-camicia-cravatta che, stramiliardario, vuol bene alla propria Patria e ai suoi connazionali. La Babilonia di gente arrogante, confusa, anela a se stessa vendendosi al miglior offerente e una voce sensuale, calda, richiama alla radio: – chiama all’ 14144……..siamo amici! – E’ il sesso vince invisibile, ancora, su tutti ha il potere, plagia, va bene virtuale e di carta, ma sia……in quale direzione si continua, figlia vuoi ancora una favola? L’ inizio è sempre c’era una volta, ma è così tutto sterile che comprendo quell’ anziana signora che da anni non parla più, per farsi capire grugnisce, respira e mangia, dove sarà quando la morte verrà a raccoglierla seduta in quel salottino, sul divanetto coi suoi anni, davanti al braciere. L’incoerenza è umana!Fiumi di sangue fiumi d’inchiostro, non cambiano niente, non è più l’eterna diatriba bene e male, è la contemporaneità una valanga di fenomeni a catena, autolesionismo e nichilismo, solitudini individuali in gruppi, espressioni di enigmatici bisogni contorti: la SOCIALIZZAZIONE, a che serve? Se c ‘è la lavatrice, se ci sono i pulsanti!
Ed io qui mi ripeto ancora, scrivo sempre le stesse inutili cose, a chi serviranno? A chi non mi ascolta, è sicuro! Qui nel mio involucro, che anche se non ho scelto, in fondo mi piace per forza di abitudine, di adattamento, da qui grazie ai miei occhi, osservo l’andazzo dello scorrere di altre vite umane e altro (osservo anche il gatto che vive in casa con noi) e spesso mi indigno, la resa e la resistenza non m’appartengono, e spesso rido , tutto è paradossale, comico, un ammasso di idiozie, ovunque, in famiglia, sul lavoro, le amicizie, un ammasso di controsensi, di incoerenze e soprusi, sempre da parte di chi ha il coltello dalla parte del manico in quel momento, in quella determinata situazione. La vita è un articolo da regalo per chi vuole ridere, beati i comici che ne traggono materiale per i loro SKETCH. Non mi piace giudicare, odio i tribunali! il trucco qual è? Ognuno è libero ma senza dimenticarsi dell’altro, del rispetto, della stima delle norme, il tutto riportato alla contemporaneità perché le regole dell’800 non sono valide per il 2000. che ci sia tutto al mondo, ma che sia equilibrato, come diceva MARY POPPINS:” IL TROPPO STROPPIA!” e il poco non basta, dico io,BEH!! La storia dov’è? Ma narriamole insieme queste nuove storie. Si narrano sempre negatività, il mondo fa schifo, è sempre qualcun altro il colpevole, voglio essere ottimista, ma precipito solo in un mare, oceano di fango( INDRO MONTANELLI ha definito questi “gli anni di fango”). Va bene narrerò storie, cercherò di far capire che se la torta non riesce non è colpa del lievito o del forno, ma della poca passione applicata nel mettere insieme gli ingredienti. La vita richiede passioni, un fluido impalpabile ma ardente che marchia le esistenze altrimenti grigie!