“Abbiamo chiesto a tutte le aziende sanitarie umbre i dati della mobilità per capire dove siano presenti le maggiori criticità che hanno portato all’impennarsi del fatturato della mobilità passiva, vale a dire di coloro che dall’Umbria decidono di andare a curarsi fuori regione”. E’ Raffaele Nevi,capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, che torna sui dati della mobilità all’indomani della riunione della Commissione Sanità e servizi sociali del Consiglio. “Il direttore regionale della Sanità Emilo Duca – afferma ancora l’esponente di Forza Italia – ha ammesso che vi sono alcune discipline su cui intervenire per evitare la “fuga” fuori regione. In generale però, soprattutto a livello politico, si sta cercando di minimizzare e far passare in secondo piano un elemento che invece andrebbe interpretato come preciso sintomo di un calo della qualità dei servizi: ne è riprova il fatto che analizzando i numeri emerge come la gran parte delle prestazioni extraregionali siano per interventi di alta e altissima specializzazione. E’ vero che in termini di prestazioni il numero della mobilità passiva è diminuito ma quello che conta è il fatturato e come detto la tipologia delle prestazioni. Così come è vero che il saldo del fatturato tra la mobilità in entrata e quella in uscita è ancora positivo, ma si sta notevolmente assottigliando con un pericoloso trend al ribasso.
Per questi motivi – conclude Nevi – è necessario tenere alta l’attenzione e capire dove vi siano le principali emorragie. Abbiamo chiesto, come detto, alla varie aziende i dati che, appena ottenuti, porteremo in Consiglio regionale per un’approfondita discussione”.