E' avvenuto durante il regime di transizione,dopo la cacciata di Blaise Campaoré, che aveva guidato il Burkina Faso per ben 27 anni.
Si tratterebbe di una cifra di ben 86 miliardi di franchi CFA, che non è affatto poco per un Paese povero come lo è il Burkina Faso.
La rivelazione è del CENTIF, organismo nazionale preposto al controllo delle finanze statali.
Il problema è che fuga e riciclaggio di denaro potrebbero purtroppo riguardare appoggio e finanziamenti a organizzazioni terroristiche.
Nella fase di transizione la reggenza del Paese era nelle mani di Kafando e del suo vice Isaac Zida, promosso generale nell'immediato.
Le accuse del CENTIF , senza eccezioni,riempiono di nomi e di cifre almeno 27 rapporti.
Il Parlamento burkinabé intanto, dal luglio passato, ha messo sotto accusa nove ministri di Campaoré, di cui già quattro sono finiti nelle carceri.
Il nuovo presidente Kaboré (foto), eletto, a novembre, ha promesso infatti una lotta senza tregua alla corruzione.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)