Paolo, il garrullo e fastidioso ragazzino ciclista di un vecchio spot, non avrà mai avuto carie in vita sua… ma quanti spazzolini ha gettato per raggiungere questo mirabile risultato?
Secondo i dentisti, lo spazzolino andrebbe sostituito ogni 2-3 mesi. Stiamo larghi e diciamo che in un anno ne consumiamo 4. Quattro spazzolini che a rigore dovremmo gettare nell’indifferenziato, dal momento che si tratta di plastica non riciclabile.
Il primo consiglio e anche il più importante è di utilizzare solo spazzolini con testina separabile, in modo da sostituire solo la parte finale, quella che in effetti si consuma.
Ma poniamo di avere in casa una riserva di spazzolini monouso, ecco qualche suggerimento per dargli una seconda chance:
Pulire. Banale ma vero, lo spazzolino anche consumato è un ottimo alleato di casalinghe a caccia del pulito perfetto nell’angolino inaccessibile, ma anche di chi vuol dare nuovo splendore ai gioielli o pulire tastiere e mouse.
Indossare. Qui potete trovare le istruzioni per creare dei braccialetti a partire dagli spazzolini. E’ molto semplice, basta ammorbidire la plastica immergendola in acqua calda e poi girarla, torcerla, combinarla come si preferisce. In America ne vanno pazzi, io preferisco quello realizzato ::sämyii::
Dipingere. Pittura a spruzzo, per l’esattezza: basta immergere lo spazzolino nel colore e poi passare un dito sulle setole con più o meno forza. I bambini si divertono molto e c’è chi usa questa tecnica per decorare piatti e altri oggetti.
Costruire. Traendo ispirazione da OhWunder, potete creare a partire dagli spazzolini… un porta spazzolini!
Infine, segnalo che un’azienda statunitense, la Preserve, produce spazzolini riciclando i vasetti dello yogurt. Una volta usato è possibile rimandarlo via posta per farlo riciclare. Purtroppo il loro rivenditore più vicino è i Inghilterra ma speriamo che qualcuno copi questa buona idea!
Per i nostalgici: Foto: Ximenacab