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Ricominciamo… da Alda Merini (Laggiù dove morivano i dannati)

Creato il 03 maggio 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
DSC01026Naturalmente il “ricominciamo” è ridondante visti i tanti post pubblicati in questi giorni, ma non è proprio così… e questo ricominciare non è così scontato.
Tenere un sito come questo non è cosa facile per una infinità di ragioni, alcune tecniche alcune più private. Ho riflettuto a lungo sulla possibilità di chiuderlo ma sono giunta alla conclusione che non sarebbe giusto farlo. I siti, che sono un poco come le nostre case dell’anima, debbono continuare ad esistere con noi e dopo di noi.
Ricominciamo… più lentamente, ma ricominciamo.
RB

Laggiù dove morivano i dannati  

Laggiù dove morivano i dannati
nell’inferno decadente e folle
nel manicomio infinito
dove le membra intorpidite
si avvoltolavano nei lini
come in un sudario semita
laggiù dove le ombre del trapasso
ti lambivano i piedi nudi
usciti di sotto le lenzuola
e le fascette torride
ti solcavano i polsi e anche le mani,
e odoravi di feci
laggiù, nel manicomio
facile era traslare
toccare il paradiso,
Lo facevi con la mente affocata
con le mani molli di sudore
col pene alzato nell’aria
come una sconcezza per Dio.
Laggiù nel manicomio
dove le urla venivano attutite
da sanguinari cuscini
laggiù tu vedevi Iddio
non so, tra le traslucide idee
della tua grande follia.
Iddio ti compariva
e il tuo corpo andava in briciole
delle briciole bionde e odorose
che scendevano a devastare
sciami di rondini improvvise.

Poesia ripresa dal sito senza scopo di lucro www.aldamerini.it, grazie.

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