[on air: America- A Horse With No Name]
Talvolta ripenso a frasi dette solo a distanza di giorni, mesi, anni e mi accorgo che avevo qualcosa da dire nonostante il mio assertivo sorriso da beota; non sempre quel qualcosa era in accordo con chi mi parlava. A distanza di quasi tre anni ripenso a una frase della psicologa che mi seguiva:”Lei non deve necessariamente ricordare tutto. Riparta da qui.” Una breve riflessione e il sorriso beota apparve. Pensai che lei avesse ragione lasciandomi guidare dalla sua sicurezza e cercai di mettere in pratica i suoi “consigli”.È che mi accorgo che invece ho bisogno di ricordare. Di dare forma, colore, suono, odore a quelle sensazioni negative. So che per affrontarle ed eliminarle ho necessità di farlo. Così è. Nel mio “archivio” sensazioni senza tempo e un numero di File immagine inferiore a dieci che mi riconducono a quelle mani piccole e alla paura che è rimasta tutta la vita. La sua vita. Restano immutate, vive, colorate, parole chiare, scandite e dai toni evidenti. Tutto il resto è instabile, si annebbia con una velocità allarmante e io resto aggrappata alle poche certezze negative che mi restano per uscirne ma ottenendo il solo risultato di avvitarmi pericolosamente. Credo che farlo mi aiuterebbe a ricomporre un rebus che potrei poi finalmente chiudere nella cartella “Elimina”
Non esiste separazione definitiva fino a quando c’è il ricordo.
Isabel Allende, Paula