La scrittura di sé, l'autobiografia, è costruita attraverso il
rimpasto, in forma discorsiva e narrativamente coerente, di
"frammenti" di vita personale, riattivati attraverso il
ricordo, nel desiderio, tipico dell'uomo, di consegnare il passato
vissuto ad un futuro possibile. Ogni narrazione personale è, in
questo senso, sebbene racconto di episodi del passato, finestra
prospettiva verso il futuro e il cambiamento.
Ogni racconto è un invito a ri-costruire quelle
traiettorie apprenditive che, meglio di ogni altra strategia
educativa, fanno scoprire le persone adulte come attori e registi del
loro stesso apprendere.
Per questa via le persone vengono sottratte allo
smarrimento che deriva inevitabilmente dalla distruzione
dell'esperienza composita della vita e hanno la possibilià concreta
e condivisa di ricucire le tappe esitenziali, ricostruire il senso
del prima e del dopo, offrire la direzione della progressione
personale, rivedere i percorsi per valutare gli effetti dei
comportamenti.
Con il progressivo abilitarsi dell'individuo a
leggere dentro gli imprevedibili elementi del vivere quotidiano i
nessi del protagonismo personale, si pongono le basi strutturali che
permettono l'autogoverno di sè, l'impegno e la fiducia verso il
futuro, il valore e la continuità esperienziale di una storia
individuale e sociale dotata di senso per se stessi e per gli altri,
nella restituzione del senso del progredire che libera la persona
dall'indefinito, dall'angoscia della privazione del senso.