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RICORDI DI UN'EDUCAZIONE CATTOLICA - di Mary McCarthy

Creato il 03 febbraio 2014 da Ilibri
RICORDI DI UN'EDUCAZIONE CATTOLICA - di Mary McCarthy RICORDI DI UN'EDUCAZIONE CATTOLICA - di Mary McCarthy

Titolo: Ricordi di un'educazione cattolica
Autore: Mary McCarthy
Editore: Minimum fax
Anno: 2013
Traduzione: Augusta Mattioli

Pubblicato per la prima volta in Italia da Il Saggiatore nel 1972 (l’edizione è fuori commercio), Ricordi di un’educazione cattolica di Mary McCarthy ci viene (giustamente) riproposto da Minimum fax nella collana Sotterranei, con un’interessante prefazione di Michela Murgia a precedere quella della stessa autrice.

Si tratta di un memoir dal tono amaro e bellicoso che, come suggerisce la McCarthy, non è da considerarsi interamente veritiero: alcune volte la fantasia interviene a colmare i vuoti della memoria, altre volte l’arte di narrare soccorre una realtà che altrimenti non sarebbe sufficientemente suggestiva e affascinante. Da qui le appendici che concludono ogni capitolo, e che contribuiscono a mettere in discussione quanto si è appena letto.

La storia è indubbiamente triste, ma raccontata senza autocommiserazione. L’autrice non concede sconti a chi in qualche modo le ha fatto del male, però al tempo stesso cerca le ragioni di ogni gesto, parola e atteggiamento con lucida, serena severità. Nella sua critica non c’è mai traccia di risentimento.

Morti i genitori per l’epidemia d’influenza del 1918, Mary e i suoi tre fratelli vengono affidati alla prozia Margaret e a suo marito Myers, un personaggio gretto e zotico, armato di coramella.

Noi bambini non eravamo certo responsabili del fatto di essere orfani, eppure ci trattavano come se lo fossimo e come se l’essere orfani fosse un reato che avevamo commesso.

È da qui che inizia il racconto della formazione e della crescita dell’autrice. Episodi che sono tasselli di una personalità, esperienze che diventeranno i pilastri portanti di un’esistenza si susseguono con il ritmo lento della mente che scava nei ricordi di una società e di una famiglia. Al centro naturalmente c’è lei, Mary, brillante e sregolata, ribelle indagatrice di una verità nascosta sotto cumuli di bugie.

Le pagine di Mary McCarthy sono percorse da un fine umorismo, trasudano intelligenza e sono ricche di spunti di riflessione.  Consigliato a chi non crede in una vita in bianco e nero.

Prima ci fu il cattolicesimo che imparai da mia madre, dai semplici preti e suore della parrocchia a Minneapolis; una religione, nel suo complesso, di bellezza e di bontà, anche se imperfettamente realizzate. Poi venne il cattolicesimo praticato nel salotto della nonna McCarthy e nella casa che fu creata per noi orfani in fondo alla stessa strada: una dottrina aspra e funesta nella quale vecchi odi e rancori cuocevano a fuoco lento da generazioni, rimescolati con orgoglio dall’ignoranza.

Voto i-LIBRI:

3stelle

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