Ricordi gitani

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer
<<Mamma mia,sono appena tornata dalla gita a lungo raggio!Come mi trovi?>>Cadaverica e con le occhiaie da tossico. Ti sei divertita?<<Sì,ma è stato devastante! Il cibo,i posti da girare,le serate in hotel...e poi oh,io senza il mio bagno non riesco ad andare di corpo!>>Se tu fossi come me,non avresti di questi problemi. In gita son riuscita anche a farmi venire le mestruazioni con due settimane d'anticipo. Ci vuole esperienza.<<O sfiga...>>Dettagli. Eppure,porto ancora con me i ricordi delle gite.<<Immagino...>>Dei miei "viaggi" scolastici è stato ampiamente discusso sia con te che in questo blog. Però, esaudirò il tuo desiderio.<<Ma chi te l'ha chiesto..>>Dalle gite delle elementari alla gita del quinto anno,lo studente medio si trasforma facendo emergere il proprio Io.Se,ai tempi del grembiule,si aveva terrore di perdersi in posti sconosciuti,giunti al liceo l'unico vero terrore era il ritornare alla realtà. Perchè la gita è un universo parallelo. E,se ci aggiungiamo il tempo prolungato (cioè l'intera settimana),questo universo tende ad espandersi. Infondo,che saranno mai le ore passate in autobus con i vomitosi della prima fila,se per una settimana saremo lontani da casa? Che saranno mai i bagagli pesanti,il bagno in comune e le scarpinate chilometriche perchè la prof sta guardando la cartina al contrario? Nulla di fronte a quello che può accadere davvero.Come durante la prima gita nell'entroterra Romagnola con quel bell'hotel riaperto proprio per l'occasione. Situato in una parallela del lungomare riminese, sembrava uscito da un film horror. Dietro l'edificio fatiscente si ergeva un campo abbandonato mentre al suo interno,tra carta da parati risalente all'anteguerra e odore di muffa,le stanze sembravan abbandonate di gran fretta. Dai rubinetti,qualora non rimanessero in  mano a gli avventori,usciva un'acqua putrida mista a ruggine;da gli armadi,sempre se qualche anta non rimanesse in mano al primo malcapitato,uscivan ragni giganti e scarafaggi oltre la norma. Il cibo,infine,era il tocco finale: pennette scotte con un ragù indecifrabile. Ancora oggi,in ricordo di quei momenti,c'è chi scommette sulle scatolette dei cani usate al posto del tritato di manzo. Eppure,riuscimmo a dormire. Certo,ad una ragazza venne un attacco d'appendicite e il padre fu costretto a raggiungerla per farla operare....certo è che ad un'altra ragazza venne la febbre a quaranta e,avendo solo la Tachipirina in supposta,chiese alla prof di aiutarla....ah,non dimentichiamoci del genio del momento,quello che pensa di essere Highlander e in realtà è solo un pirla patentato. Ma sì,quello che si scola pure la bottiglietta dell'alcool etilico per sentirsi "uomo" e ridursi a geyser di vomito (per la cronaca,poichè ciò accadde in discoteca,al ritorno in autobus dove beccai l'unico posto libero? Proprio dietro questo furbetto.). Ci furono coppie che nacquero e coppie che scoppiarono;ci furono nuove amicizie e vecchie comitive che si sciolsero,professori che furono rivalutati e professoresse che furono ancor più odiate come quella furbacchiona della C. che,per "controllarci", metteva le sue manacce nelle borse che noi ragazze le lasciavamo per custodirle mentre eravamo in pista. Poi,però,crescemmo e arrivarono altre gite come quella in Toscana. Lì,ad esser sincera,avemmo una gran botta di culo;la stanza in cui dormivo con le mie compagne era enorme e aveva pure il terrazzino che s'affacciava sul centro di Firenze. Peccato che l'ascensore dell'hotel si fermasse due piani prima. Ma infondo avevamo 16 anni,eravamo più forti e più maturi...ok,maturi no dato che i compagni,ormai,si erano "rintanati" nella nostra stanza per farci sorbire ore e ore di musica napoletana anche quando cercavano di dormire. "Ma come mai sto canticchiando 'Scivola quei jeans'?" ehh...come mai! C'han fatto il lavaggio del cervello!Eppure,rimane sempre la gita delle botte di culo;una sera,verso le 10,ci stavano annoiando a morte;stanchi di star chiusi in camera con Gianni Celeste e affini,scendemmo al bar vicino. E al tavolo,tra una birretta e una risata,ci raggiunsero i prof. Terrore,paura, finchè..."Ragazzi,che intenzioni avete?""Ora torniamo in stanza...non s'arrabbi!""No,potete fare quello che volete basta che mi fate dormire!"Ci ritrovammo così,all'una di notte,a brindare per un Capodanno ormai passato bevendo VinSanto e pucciando i cantucci. E per terminare questi ricordi stile Nonno Simpson,ci fu la gita a Praga. Il freddo,l'aereo,la birra a poco prezzo,i prof felici di non esser più i nostri responsabili legali poichè tutti maggiorenni,le coppie solide che iniziarono ad incrinarsi,i tradimenti,le risate,l'intossicazione dovuta molto probabilmente ad acqua non potabile,le zuppette di verdura e i salsicciotti comprati nelle bancarelle,l'inglese maccheronico e il siciliano fiero,le sigarette al mentolo,la ragazza che perse i documenti e passò tutta la settimana nell'ambasciata italiana,le foto....e la consapevolezza che quei momenti sarebbero finiti lì. Perchè per quanto si possa continuare a viaggiare,per quanto ci si possa organizzare per rendere il tutto perfetto,niente ci darà le stesse emozioni che la spensieratezza di quei giorni ci regalava.<<Wow....>>Già.<<Sì,ma perchè quella prof vi controllava le borse?>>Non saprei ma una cosa è certa: professoressa C.? Quella cosa bianca,lunga e un poco appuntita che lei ha sequestrato con somma cura dalla mia borsa,non era un panetto di droga nè un vibratore per giochini erotici con i compagni di classe. Era un tampax!!!!!

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