Su una piccola imbarcazione, condotta a remi da una signora non giovanissima (già solo questo mi provocava uno strano effetto).
Passiamo con lentezza tra i canali, una tranquillità che spesso ci disorienta, ammiriamo la vegetazione, le storie che prendono vita ai loro argini, i commercianti che si apprestano a posizionarsi per la vendita. Formichine colorate che d’un tratto vedi ammassarsi sulle acque dei canali, con le loro barchette, per iniziare a cucinare sulle barche o per vendere i loro semplici prodotti. Un perfetto caos organizzato.
‘Miss, fruits? Flowers?’ – mi chiede una dolce signora che sembra uscita da altri tempi.
‘No, Thank you’ – rispondo con un sorriso.
‘Sweet fruit!’ – ripete. E mi porge con semplicità ed un sorriso disarmante una strana pallina marrone/vinaccio, una sorta di melanzana dura.
Mi rendo conto di non aver mai assaggiato questa cosa che definiscono frutta e non avrei la più pallida idea di come mangiarla. D’un tratto tira fuori un coltellino e me lo apre. Scopro più tardi che è un mangostano, un frutto a spicchi che ho poi adorato in Thailandia. Come i sorrisi che ho incontrato.
Vi dico questo perché per caso ho trovato un video, un po’ generico forse ma comunque informativo e soprattutto molto simile alle mie fotografie, dedicato ai mercati galleggianti in Thailandia, un realtà che volevo assolutamente vedere con i miei occhi e che mi fa piacere condividire di nuovo con voi attraverso i miei 2 primi post Thailandia: mercati galleggianti.
A voi il video
http://videos.huffingtonpost.com/world/visit-the-floating-markets-of-bangkok-thailand-422935350