Osservavo con interesse che, dopo essere stato la massima fortuna per l'uomo dell'Europa, la sua macchina da guerra, il suo mezzo di locomozione, il suo messaggero, il piedistallo dei suoi uomini più illustri, l'ornamento delle sue metope e degli archi di trionfo, il cavallo diffondeva in America la sua grande storia, perché solo nel Nuovo Mondo continuava a svolgere perfettamente e su scala tanto vasta le sue mansioni secolari. Se si lasciassero in bianco sulle mappe, come si faceva con le terre sconosciute nel Medioevo, le Terre del Cavallo, sarebbe bianca la quarta parte dell'emisfero, e apparirebbe chiara la grande importanza del ferro di cavallo in uno spazio dove la Croce di Cristo aveva fatto il suo ingresso a cavallo, non trainata, ma eretta, levata in alto da uomini che erano stati scambiati per centauri.
[Alejo Carpentier, I passi perduti, Sellerio, 1995 - traduzione di Angelo Morino]