Un triste quanto inspiegabile rogo doloso la notte del 4 marzo 2013 ha distrutto la "Città della Scienza", una delle strutture più importanti del centro sud, un laboratorio di cultura scientifica, nonché un luogo ricco di stimoli e di spunti per le nuove generazioni. Atto degno di un paese, l'Italia, che mira alla propria autodistruzione tagliando peraltro già da diversi anni i fondi alla ricerca scientifica e tecnologica. Molte autorità nazionali, come il Presidente della Repubblica e internazionali come il premio Nobel Carlo Rubbia si sono mostrati sensibili al problema, Rubbia in particolari ha affermato: “Sono profondamente colpito da questo evento drammatico e desidero esprimere la mia solidarietà fraterna a Vittorio Silvestrini e a tutti i lavoratori." Ma cos'è, o meglio cosa era Citta della Scienza?
- La scienza per la società: affermare una nuova cittadinanza scientifica, colmando il gap tra la società e il mondo scientifico, affinché questo esca dal chiuso dei laboratori per allacciare un dialogo aperto con i cittadini.
- La scienza per le nuove generazioni: una comunicazione della scienza ricca e coinvolgente stimola l’interesse dei giovani, la loro creatività e potenzialità, e li rende consapevoli dell’attualità dei temi scientifici avvicinandoli al lavoro di scienziati e ricercatori.
- La scienza per lo sviluppo economico: le discipline scientifiche sempre più contribuiscono al miglioramento della qualità della vita e all’affermazione di una “economia della conoscenza”; l’accesso generalizzato al sapere – grazie alle nuove tecnologie della comunicazione – è un fattore essenziale per la crescita economica.
- La capacità di innovare e di proporre innovazione: innovazione come ricerca delle soluzioni migliori e più efficienti, ma anche innovazione come nuovo “spazio di potenzialità e di risorse”, nonché come diritto a partecipare ai benefici di una società più aperta, più integrata e più solidale.
- La valorizzazione e la promozione efficace della cultura: è il patrimonio di valori comuni e condivisi che rappresenta un principio ispiratore della strategia e del funzionamento della Fondazione Idis-Città della Scienza, nonché l’oggetto principale delle proprie attività operative.