Ricostruzione post terremoto: conflitto d’interessi alla fulignata

Creato il 30 settembre 2013 da Goodmorningumbria @goodmrnngumbria

Riceviamo e pubblichiamo

L’Umbria è tornata la scorsa settimana all’onore della cronaca nazionale con l’arresto della presidente Lorenzetti, c’è stato un giusto clamore mediatico però la politica regionale si è limitata al minimo -e anche meno- e ora, a distanza di dieci giorni, la notizia è già tramontata senza troppi approfondimenti, considerazioni e morali. Né vogliamo farne noi. Vogliamo solo limitarci a riportare una lettera/articolo del 2001, da me scritta per il settimanale Reporter che a quel tempo veniva pubblicato da un piccolo editore umbro. Eccolo.

Gentile direttore di Reporter,

il diavolo, si sa, ama metterci lo zampino: non avevo ancora finito di leggere sul numero di sabato 5 maggio il suo accenno al marito della presidente Lorenzetti che intercetta diversi incarichi di progettazione per lavori post-sisma, che perveniva tra le mie mani il supplemento straordinario al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria, n. 12 dell’8 marzo (festa per pochissime donne fortunate) 2000.

In esso vengono elencati vari lavori pubblici inerenti il sisma del 1997, con relativo importo, nome del progettista incaricato ed altri dati. Vale la pena elencare un po’ (la noia, stavolta, non può che essere sopraffatta dalla curiosità).

1- “Ripristino miglioramento sismico e recupero del palazzo comunale di Valtopina”, importo L. 807.960.000; progettista e direttore dei lavori (insieme ad altro): arch. Domenico Pasquale (che se non andiamo errati è il marito della presidentessa Lorenzetti).

2- “Restauro e miglioramento sismico di Palazzo Trinci in Foligno”, importo lavori L. 3.182.090.000; progettista (insieme ad altri): arch. D. Pasquale

3- “Riparazione cimitero di Civitella”, importo L. 222.000.000; progettista e direttore dei lavori (insieme ad altro): arch. D. Pasquale .

4- “Ripristino e miglioramento della Torre del Poggio”, importo  L.303.287.470; progettista (insieme ad altri): arch. D. Pasquale

5- “Intervento su strada comunale Cà Fabbri e Rancole”, importo L.140.685.195; progettista (insieme ad altri): arch. D. Pasquale .

6- “Riparazione ex sede Comunità Montana”, importo L. 516.000.000; progettista e direttore dei lavori (insieme ad altri): arch. D. Pasquale

7- “Ripristino e miglioramento chiesa di S. Sisto (Valtopina)”, importo              L. 465.024.013; progettista (insieme ad altro): arch. D. Pasquale .

8- “Ripristino, miglioramento… della chiesa di S. Cristina (Valtopina), importo L. 407.327.232; progettista (insieme ad altri): arch. D. Pasquale; direttore dei lavori: arch. D. Pasquale (finalmente solo).

9- “Ripristino presso il cimitero di Sellano”, importo L. 380.000.000; progettista e direttore dei lavori (insieme ad altro): arch. D. Pasquale .

Tali incarichi vengono formalizzati in un periodo tra il gennaio 1998 e il settembre 1999. Ma non bisogna mettere limiti alla divina provvidenza: chissà che prima e dopo di tali date Mamma Regione non sia riuscita a beneficiare ulteriormente il pargolo? Questo lo vedremo presto e riferiremo.(Senza considerare la committenza privata, che auguriamo al nobilissimo architetto essere altrettanto numerosa e sostanziosa).

Ma non posso terminare senza una noticina di encomio pure per l’esimio Ordine degli Architetti e gli altri ordini professionali, che come si vede non perdono occasione per tutelare seriamente ed efficacemente tutti i loro iscritti, fino all’ultimo!

Arch. Luigi Fressoia

Naturalmente gli incarichi pubblici al fortunato architetto sono continuati copiosissimi da tutta l’Umbria anche nel quindicennio che è seguito. L’unico commento è qualche quesito: cosa si è mosso nelle viscere della giustizia italiana per procedere ora, quando le stesse cose sono note da decenni? Quali sono i veri criteri con cui la giustizia si muove? I media perché non scavano? Perché anche la politica che sta dall’altra parte preferisce che tutto torni nel cono d’ombra? Queste modeste domande vogliono solo aiutare le nostre antiche comunità a ritrovare quel minimo di civiltà politica indispensabile ad essere noi umbri adeguati alle notevolissime eredità ricevute dai nostri antenati (che risulterebbero assai utili anche ai nostri figli).

Arch. Luigi Fressoia



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