Ridateci il vinile

Creato il 05 giugno 2010 da Trinat
"Secondo una recente indagine, la rivoluzione digitale, ha distrutto il mercato discografico. per cui si ritiene che il ripristino del disco in vinile possa in qualche modo salvare il mercato della musica. Infatti, con l'avvento di Internet copiare e distribuire canzoni non è stata solo un'attività tecnologicamente limitata alle Case discografiche, bensì un modo di affermare la propria esistenza da parte di chiunque abbia voluto dare un suono alla propria anima e alle proprie idee e la digitalizzazione dei contenuti ha consentito di copiare film, libri, CD e tutta la musica in Mp3 in cambio di un mondo senza dischi. Questi nuovi strumenti Mp3, iPod, Apple ecc. hanno cambiato il modo di consumare ma anche di fare musica. Lo sostiene Stefano Micocci nel suo libro “Cronaca di una rivoluzione sonora” riguardante appunto il mercato discografico e la possibilità di ripristinare il vecchio disco 45 e 33 giri. E' necessario, quindi, fermarci un po' e riflettere: “ridateci il vinile” vuole essere una richiesta di sopravvivenza che diventa una preghiera per riavere un oggetto che magari si sente peggio, che non è portatile, che è grande e scomodo ma che rappresenta la musica quanto la musica che contiene. Chissà se questa preghiera sarà ascoltata? Comunque sia, la musica distribuita attraverso mezzi diversi, radio, televisione, computer, telefoni cellulari, in futuro non sarà contenuta in CD, tuttavia non perderà il suo fascino se continuerà a contenere molti dei nostri sogni e dei nostri desideri. A dire il vero, la rivoluzione sonora dei giorni nostri, non credo possa andare contro corrente per cui, secondo me, il ritorno al vinile non solo non gioverebbe al mercato, conoscendo la mentalità dei giovani d'oggi, ma neanche sarebbe compatibile con la frenetica evoluzione di usi e costumi della nostra Società. In altri campi, però, come per esempio nella Moda, si sta verificando un ritorno al passato; stanno ritornando di moda per le donne i vestiti a fiori come negli anni '70; per gli uomini le camice hawaiane (molto usate da Renzo Arbore e Pavarotti) degli anni '80; giacche corte anni '50, ecc. Forse ci sarà un ritorno al passato anche per le utilitarie ( vedi la 500 della FIAT) verso le quali tutte le Case automobilistiche si stanno orientando, immettendo nei mercati auto sempre più piccole, comode ma altamente sofisticate dal punto di vista sicurezza. Insomma per il vecchio mangiadischi ritengo che non ci sia speranza per cui il glorioso disco in vinile è destinato a rimanere un lontano ricordo, chiuso per sempre nei cassetti della nostra memoria.

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