Magazine Per Lei
Faccio un'apparizione lampo solo per dare eco a una notizia fresca fresca riportata su corriere.it.Pare che dal 2016 gli stipendi delle donne saranno equiparati a quelli degli uomini, a parità di ruolo. A parte che non ho capito perché ci vogliano quattro anni per entrare a regime. Cos'è, non hanno i soldi? E questo pensiero mi fa riflettere su quanti milioni di miliardi di euro le donne abbiano fatto risparmiare a Stato e imprese dalla nascita del mondo a oggi. A parte che non è chiaro se questa legge sarà valida solo per i dipendenti statali oppure per tutti. Cioè, anche le imprese saranno obbligate all'equa retribuzione? E quindi, nel mio pessimismo cosmico odierno mi chiedo: non è che adesso le imprese avranno una scusa in più per non assumere donne? In assenza di una reale cultura della parità, questa legge, se applicata anche al mondo privato, rischia di diventare un boomerang. Le aziende che ragionano esclusivamente nell'ottica del profitto e non in quella della sostenibilità (e in Italia sono ancora molte), o non assumeranno più donne, oppure abbasseranno gli stipendi agli uomini.Sì, lo so, non sono mai contenta, ma le leggi devono andare sempre di pari passo con l'educazione, altrimenti si trova immediatamente il modo per stravolgerne il senso.Intanto, mi piacerebbe che qualcuno mi restituisse i miei soldi.
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