Okay, lo so, mi lamento sempre. Non volevo partire da casa per venire nella nebbia di San Francisco, poi sono arrivata qui e ho cominciato a rallegrarmi di essere sfuggita alla caldazza. Ma adesso fa caldo anche qui. Non un caldo soffocante come in Italia, per carità, però un caldo assolutamente anomalo: oggi ci sono 29°, record assoluto per la stagione. Qui la stagione calda - quando c'è - è una quindicina di giorni verso l'inizio di ottobre. L'estate è sempre stata famosa per il freddo e la nebbia. Ma adesso è da giorni che il cielo è limpido, e le temperature si stanno alzando. Perché cavolo ti lamenti, direte voi. Ecco, se prima mi lamentavo per motivi strettamente contingenti e personali - cioè il disappunto di dover passare un'estate di merda senza mai vedere il sole - ora mi lamento perché questo tempo mi fa paura. Lo so, questa foto scattata dal tetto del mio palazzo poco fa, all'una del pomeriggio (perché forse ricorderete che sono legata alla scrivania fino a mercoledì, quando partirò per la mia minivacanza) sembra bellissima
ma se le mettiamo accanto questa ("Il marrone è il nuovo verde. Stiamo facendo la nostra parte per conservare l'acqua durante questa siccità": sono i cartelli sulle aiuole pubbliche in cui sono state piantate erbe del deserto):
comincia a diventare un po' più inquietante. Aggiungiamoci un grafico, così si capisce meglio di cosa sto parlando:
La siccità in California dura da quattro anni, e a quanto pare si tratta di un cambiamento irreversibile (si parla dell'arrivo del Niño il prossimo autunno, che dovrebbe portare acqua e molte devastazioni, ma si tratterebbe di un'interruzione momentanea di una tendenza ormai consolidata).Venite a visitare la California, adesso che c'è il sole. Tra qualche anno non ci sarà più nessuna California da visitare.