Rider Waite e SolaBusca: la Genesi dei Tarocco

Da Pensierospensierato @P3nsi3ro

3 di Spade: SolaBusca e RiderWaite


Torniamo a parlare dei Tarocchi Rider Waite. Come avevo anticipato alla fine del post introduttivo nel quale ho dato qualche accenno a questo mazzo di carte così particolare, Arthur Edward Waite e Pamela Smith non inventarono di sana pianta le carte che ancor oggi vengono considerate come le più belle e significative nel panorama della cartomanzia.
Nel 1907, una famiglia milanese che possedeva un mazzo di carte molto speciale, inviò al British Museum di Londra un set fotografico di tutto il mazzo, in bianco e nero. L'anno seguente, il British Museum organizzò una mostra nella quale furono esposte, assieme alle fotografie, anche le 23 incisioni originali che il Museo aveva acquisito nel 1845. Questa mostra fu certamente visitata da Waite e dalla Smith, che in quel periodo stavano elaborando i disegni per il mazzo ufficiale del Rito Indipendente.
La bellezza delle carte colpì profondamente i due, tanto che decisero di riprodurle, pur effettuando qualche mutamento nella composizione originaria del mazzo, dando vita al mazzo di Tarocchi di cui ho parlato nel mio post.
Di che Tarocchi si parla? Dei Tarocchi Sola Busca, il mazzo di tarocchi completo più antico al mondo.

Regina di Spade: SolaBusca e RiderWaite

Il mazzo Sola Busca (così chiamato dal nome dei precedenti possessori, la marchesa Busca e il conte Sola) è il più antico mazzo completo esistente al mondo e riveste quindi un’importanza eccezionale, aumentata dalla qualità delle raffigurazioni.
Proprio per questi motivi venne vincolato nel 1924 dall’allora Ministero della Pubblica Istruzione.
Esso è composto da 78 carte, 22 “trionfi” e 56 carte dei quattro semi tradizionali italiani (denari, spade, bastoni e coppe): sono stampe su carta da incisioni a bulino, successivamente miniate con colori a tempera e oro. Fin dagli inizi dell’Ottocento questo mazzo ha sempre affascinato gli studiosi che se ne sono occupati per le sue caratteristiche di completezza, rarità e unicità e anche per lo stile molto caratterizzato e il piglio estroso dei personaggi raffigurati. Tuttavia l’autore restava nell’anonimato, il possessore restava sconosciuto e la datazione ancora recentemente ha oscillato tra il 1470 e i primi anni del secolo successivo.

Bastoni: SolaBusca e RiderWaite (nei Sola Busca è raffigurato il 7, nei Rider Waite il 10)

L’iconografia delle carte è assolutamente eccezionale, ma restava per lo più oscura, in quanto alcune reffigurazioni non erano comprendibili, o almeno non lo erano nell'immediatezza. Infatti, le immagini più tradizionali dei “trionfi” quattrocenteschi sono sostituite nei Tarocchi Sola Busca da figure di guerrieri dell’antichità romana ovvero eroi della storia biblica, con una scelta che però solo in parte si collega alla tradizione medievale degli Uomini illustri proposti come exempla da imitare. Le carte numerali poi, in genere riservate alla sola riproduzione dei quattro semi, sono arricchite da figurazioni complesse, come si vede qui di fianco nel 7 di Bastoni, ed è stata proprio la loro decifrazione a permettere di interpretare il mazzo come viva testimonianza del sapere alchemico-ermetico, tanto caro agli umanisti.

Regina di Coppe: SolaBusca e RiderWaite

Grazie alla lettura degli stemmi presenti nel mazzo, identificati con quelli delle due nobili famiglie veneziane dei Venier e dei Sanudo, ed alla presenza monogramma del “M. S.” si propone come possessore del mazzo Sola Busca e responsabile della sua “coloritura” a Venezia nel 1491 Marin Sanudo il giovane, famoso umanista e storico veneziano di cui recentemente la critica ha messo a fuoco gli interessi anche in campo alchemico. In particolare per quanto riguarda il seme di denari diverse carte parrebbero alludere ad una produzione monetale, come la saggiatura, l’orlatura e il controllo della dimensione dei tondelli. Queste operazioni possono però anche richiamare alla complessità dell’opus alchemicum, che notoriamente era un procedimento di trasformazione della materia, spesso condotto a partire proprio dai metalli (oro e argento).
 

Sesto e Olivo: simboli alchemici, Tarocchi Sola Busca

Qualche elemento alchemico ricorre anche nelle carte dei “trionfi”, poiché una possibile allusione alchemica è in VI. SESTO, raffigurato come Mercurio, mentre una chiara allusione all’oro dei filosofi (cioè degli alchimisti) è nella carta XVI. OLIVO, che illustra il “trionfo del Sole” (raffigurato in alto a destra nella carta). In basso a destra in primo piano è stato inserito un basilisco, essere mitico dal corpo di gallo e dalla coda di serpente che già il monaco tedesco Theophilus indicava come ingrediente indispensabile per ottenere l’oro dei filosofi.
Quanto all’autore delle incisioni, già da tempo gli studiosi avevano individuato un consistente corpus di stampe stilisticamente coerenti con il mazzo Sola Busca, attribuendole ad un anonimo “Maestro dei tarocchi Sola Busca”. Il fatto che in anni molto recenti una di queste incisioni sia stata efficacemente avvicinata allo stile del pittore anconetano Nicola di maestro Antonio ha consentito di attribuire tutto il gruppo di stampe, e quindi anche il nostro mazzo, a questo originale artista.

Danari: SolaBusca e RiderWaite

Per maggiori informazioni su questo pittore, vi rimando al pdf che contiene tutte le schede esposte nel corso della mostra allestita alla Pinacoteca di Brera dal 13 novembre 2012 al 17 febbraio 2013, mostra nella quale sono state esposte le preziose carte, acquistate nel 2009 dal Ministero per i Beni Culturali.
La Pinacoteca così si arricchisce di un altro importantissimo mazzo di Tarocchi, oltre al già citato mazzo Brambilla dei Tarocchi Visconti...
E come vedete nelle immagini affiancate, dal confronto fra i Sola Busca (immagine a sinistra nel confronto) e i Rider Waite (immagine a destra), la somiglianza tra le carte è notevole.
Per questo confronto mi sono servita del mio mazzo di carte (a destra nelle foto proposte) e delle immagini presenti nel video postato su youtube in cui si riporta l'intervista a Laura Gnaccolini.
Spero che questo post vi sia piaciuto, con il prossimo iniziaremo ad addentrarci maggiormente nel mondo dei Tarocchi, partendo proprio dalla strana simbologia racchiusa in un semplice mazzo di carte...infatti, è vero che un mazzo di 78 carte è semplice nella sua interezza, ma non avete idea di quanti misteri esso nasconda, a cominciare dalle "sezioni" in cui si può dividere...
....restate connessi.........


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