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Ridi ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi! :-)

Da Lisbeth @minpeppex
E' solo in tempi relativamente recenti che ho cominciato a fare gli gnocchi di patate in casa. Arrivarci è stata, per me, una decisione molto travagliata. Mi sembrava una cosa di una difficoltà insormontabile. Continuavo a paventare il fallimento, che nel mio immaginario appariva inevitabile. E se venissero troppo molli e si squagliano mentre li lesso? e se mi vengono troppo duri da poterli usare in una sassaiola, al posto dei sassi? e se gli ingredienti non si amalgamano? e se sanno troppo di farina? e se... e se... e se...Poi, finalmente, giunse la stagione del buonsenso, quella in cui finisci per dirti "eh cara, ma se mai ci provi, mai lo potrai sapere... mai potrai imparare dai tuoi errori... mai ti potrai perfezionare". Ed è stato allora che, facendo tesoro di tutte le indicazioni chieste alle amiche, le quali finivano tutte per dirmi che gli gnocchi erano più facili da fare che da spiegare, finalmente presi coraggio e mi lanciai nel mio primo tentativo di fare gli gnocchi di patate in casa.
Ridi ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi! :-)
E fu subito un successo. Ricordo che, il mio primo pensiero quando ebbi finito di trasformare tutta la massa in gnocchi fu "già fatto?!? per fare la pasta all'uovo ci si mette mooooooolto più tempo!!!" E quando una mia amica seppe che impastavo ancora le patate e la farina a mano mi disse "Ma come, non usi il Ken???""Ehm... no. Perché, tu lo usi?""Eccerto che lo uso! lui impasta, e io nel frattempo faccio qualcos'altro, ovvio no?"E ovvio sì, stupida io che non c'ho pensato da sola! Ora naturalmente li faccio ad occhi chiusi, in compagnia del fido Ken che fa il "lavoro sporco" ;-P . Continuo a pesare gli ingredienti solo perché amo avere la consapevolezza di quello che sto facendo (detesto quelle che dicono "la farina, quanta ce ne metto? eh, quella che si raccoglie!"), ma per il resto procedo davvero con grande disinvoltura.E dato che la dieta mi consente una porzione da 200 g di gnocchi a settimana, conditi semplicemente, potevo io non farmeli da me? Ora vi dico come. Per circa 600 g di gnocchi uso:
  • 450 g di patate, pesate dopo essere state lessate e sbucciate (io preferisco cuocerle al vapore, magari il giorno prima, così restano più asciutte)
  • 150 g di farina, di cui 50 g semola rimacinata di grano duro
  • sale q.b.
Ridi ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi! :-)
Dunque, di base io rispetto sempre la regola secondo cui la farina dev'essere 1/3 del peso delle patate. Quindi, 1/3 del peso totale della farina dev'essere di semola rimacinata che, a mio avviso, dà allo gnocco una bella consistenza, ma senza indurirlo. E uso la semola anche per infarinare il piano di lavoro mentre formo gli gnocchi, e il vassoio in cui li metterò, e per la spolverata finale.Andando con ordine, come prima cosa, ovviamente passo le patate allo schiacciapatate. Se sono fredde perché cotte dal giorno prima, le passo un paio di minuti al microonde. Torneranno morbide e si schiacceranno molto più facilmente.Metto le patate schiacciate nella ciotola del Ken e le peso, così ho esattamente il peso netto delle patate che effettivamente andranno in lavorazione. Quindi aggiungo le due farine e il sale, avvio il Ken con la frusta a K e lascio lavorare a bassa velocità finché non si formi la palla.A quel punto, estraggo il mio bell'impasto dalla ciotola, lo manipolo ancora un po' sul piano di lavoro infarinato e, un pezzo alla volta, formo i cordoni da cui taglierò gli gnocchi, che rotolerò col dito indice e medio sul rigagnocchi, imprimendo una leggera pressione perché si formi la tipica cavità dello gnocco.
Ridi ridi, che la mamma ha fatto gli gnocchi! :-)
Li adagio su un vassoio spolverato di semola, et voilà! aspetto che l'acqua bolla per tuffarceli e poi condirli col sugo che avrò scelto di preparare.So che molti mettono anche l'uovo nell'impasto, chi intero, chi solo il tuorlo... credo d'aver letto da qualche parte che c'è anche chi ci mette solo l'albume. Io non l'ho mai fatto, ma voglio provarci qualche volta, tanto per sentire la differenza. E chissà, magari alla fine mi piaceranno anche di più!

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