Lo avevamo lasciato con l’ultima delle sue proposte shock: “Tagliamo i premi e gli ingaggi ai calciatori iniziando da quelli della nazionale”. Dopo l’uscita del “Trota”, che ha confessato che non avrebbe tifato Italia, i nostri eroi in canotta e mutande devono essersi sentiti accerchiati se Buffon gli ha cortesemente risposto: “Emigri”, mentre tutti insieme hanno deciso sì di decurtare i loro premi, ma di destinarli alla Fondazione che si occupa del 150° dell’Unità d’Italia. Roberto Calderoli, quello che vedendo al cinema King Kong lo ha chiamato “Papà”, ha il merito indiscutibile di mettere tutti d’accordo: dopo ogni sua sparata riesce a far alleare anche nemici storici. Sempre e comunque in crisi di astinenza da visibilità, stavolta il ministro per la 2+2=4 (Semplificazione), ha continuato a tuonare contro gli stipendiati Rai ai quali non ha negato, però, l’esenzione dal contributo di solidarietà previsto per tutti gli altri dipendenti statali con una retribuzione superiore ai 90mila euro: “Quello è un terreno minato”, ha candidamente ammesso. Secondo il Calderoli pensiero (sic!), due reti Rai su tre andrebbero privatizzate. Il suo ragionamento è questo: “Mediaset ha tre reti destinate a un pubblico diverso e di diverse fasce d’età. La Rai ha tre reti che si cannibalizzano fra loro, praticamente uguali” per cui, secondo Calderoli, ne basta una. Quell’una che dovrebbe rimanere è Rai Uno, la rete che ospita Augusto Minzolini, Bruno Vespa, Francesco Giorgino, Monica Setta, il Principe Emanuele Filiberto con annesso Pupo, il figlioccio di Del Noce Carlo Conti e l’80 per cento delle ex Miss Italia e, da un po’, Miss Padania. A scomparire dovrebbero essere Rai Due, la rete di Santoro, e Rai Tre, quella i cui palinsesti (e dirigenti) li decide la magistratura. Calderoli, ovviamente, parla solo degli stipendi tralasciando tutto il resto, appalti esterni compresi, perché il solo citare “Endemol” lo metterebbe a rischio di fucilazione immediata. Però, e questa volta dobbiamo ammetterlo, la risposta vivente al Darwin pensiero un paio di osservazioni le ha azzeccate. La prima è quella che ha fatto a proposito degli sprechi. “Perché – si chiede Banana Joe – ai Mondiali del Sudafrica la Rai ha mandato 100 inviati e Sky 50 se la Rai trasmetterà un terzo delle partite e Sky tutte?”. Non sappiamo chi gliel’ha suggerita ma, da ministro, dovrebbe essere lui a darci una risposta e non a fare la domanda. Ma è la seconda, quella che ci ha fatto rendere conto definitivamente che lo pagano per non fare niente. E in questo caso si tratta di una affermazione e non di una domanda: “Parlo della Rai e non di Mediaset perché la Rai la pagano i cittadini italiani con il canone”. Ohibò. Ma a Berlusconi lo ha mai detto?
Magazine Politica
Lo avevamo lasciato con l’ultima delle sue proposte shock: “Tagliamo i premi e gli ingaggi ai calciatori iniziando da quelli della nazionale”. Dopo l’uscita del “Trota”, che ha confessato che non avrebbe tifato Italia, i nostri eroi in canotta e mutande devono essersi sentiti accerchiati se Buffon gli ha cortesemente risposto: “Emigri”, mentre tutti insieme hanno deciso sì di decurtare i loro premi, ma di destinarli alla Fondazione che si occupa del 150° dell’Unità d’Italia. Roberto Calderoli, quello che vedendo al cinema King Kong lo ha chiamato “Papà”, ha il merito indiscutibile di mettere tutti d’accordo: dopo ogni sua sparata riesce a far alleare anche nemici storici. Sempre e comunque in crisi di astinenza da visibilità, stavolta il ministro per la 2+2=4 (Semplificazione), ha continuato a tuonare contro gli stipendiati Rai ai quali non ha negato, però, l’esenzione dal contributo di solidarietà previsto per tutti gli altri dipendenti statali con una retribuzione superiore ai 90mila euro: “Quello è un terreno minato”, ha candidamente ammesso. Secondo il Calderoli pensiero (sic!), due reti Rai su tre andrebbero privatizzate. Il suo ragionamento è questo: “Mediaset ha tre reti destinate a un pubblico diverso e di diverse fasce d’età. La Rai ha tre reti che si cannibalizzano fra loro, praticamente uguali” per cui, secondo Calderoli, ne basta una. Quell’una che dovrebbe rimanere è Rai Uno, la rete che ospita Augusto Minzolini, Bruno Vespa, Francesco Giorgino, Monica Setta, il Principe Emanuele Filiberto con annesso Pupo, il figlioccio di Del Noce Carlo Conti e l’80 per cento delle ex Miss Italia e, da un po’, Miss Padania. A scomparire dovrebbero essere Rai Due, la rete di Santoro, e Rai Tre, quella i cui palinsesti (e dirigenti) li decide la magistratura. Calderoli, ovviamente, parla solo degli stipendi tralasciando tutto il resto, appalti esterni compresi, perché il solo citare “Endemol” lo metterebbe a rischio di fucilazione immediata. Però, e questa volta dobbiamo ammetterlo, la risposta vivente al Darwin pensiero un paio di osservazioni le ha azzeccate. La prima è quella che ha fatto a proposito degli sprechi. “Perché – si chiede Banana Joe – ai Mondiali del Sudafrica la Rai ha mandato 100 inviati e Sky 50 se la Rai trasmetterà un terzo delle partite e Sky tutte?”. Non sappiamo chi gliel’ha suggerita ma, da ministro, dovrebbe essere lui a darci una risposta e non a fare la domanda. Ma è la seconda, quella che ci ha fatto rendere conto definitivamente che lo pagano per non fare niente. E in questo caso si tratta di una affermazione e non di una domanda: “Parlo della Rai e non di Mediaset perché la Rai la pagano i cittadini italiani con il canone”. Ohibò. Ma a Berlusconi lo ha mai detto?
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Tv, tra novità e conferme ecco i primi palinsesti per il 2015-2016. Torna...
Più aggiustamenti che rivoluzioni nei palinsesti per la prossima stagione televisiva, secondo le ultime indiscrezioni. A svelare le carte sarà per prima la Rai... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
First Class: i biglietti aerei più costosi del mondo
Mentre la maggior parte delle persone naviga sul web alla ricerca delle migliori offerte di viaggio e delle tariffe aeree più basse, c'è qualcuno che si comport... Leggere il seguito
Da Metallirari
ECONOMIA, INVESTIMENTI, SOCIETÀ -
20 giugno 2015 “Difendiamo i nostri figli” manifestazione a S. Giovanni
Sabato pomeriggio, dalle 15,30 alle 19, in piazza di Porta San Giovanni si svolgerà la manifestazione del comitato “Difendiamo i nostri figli”, a cui è... Leggere il seguito
Da Esquilino
INFORMAZIONE REGIONALE, SOCIETÀ -
Stasera su Sky TG24 in prima visione in Italia “Hell and Back Again”, il...
Andrà in onda questa sera alle ore 21.10 sul canale 27 del digitale terrestre, Sky TG24, “Hell and Back Again”, il pluripremiato documentario sulla guerra in... Leggere il seguito
Da Stivalepensante
SOCIETÀ -
Ventimiglia: umanità in stazione
mcc43 Il malessere cresce in mezzo a quella umanità stanca e rassegnata, torno sui miei passi verso l’atrio della stazione. Una voce dietro di me, un giovane... Leggere il seguito
Da Maria Carla Canta
MEDIA E COMUNICAZIONE, POLITICA, POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
Gianluca Di Marzio e il suo calciomercato
Il re del calciomercato Sky Per i “malati” di calcio, Gianluca Di Marzio è una sorta di oracolo. Per chi non vive di pallone, invece, si tratta semplicemente... Leggere il seguito
Da Stenazzi
ATTUALITÀ, OPINIONI, SOCIETÀ





