Magazine Diario personale

Rientro

Creato il 02 settembre 2013 da Povna @povna

Il collegio la preside Barbie (che si conferma sempre più una grande) lo ha messo alle 16.30. Così la ‘povna ha avuto, passata la nostalgia globosa del ritorno, il tempo per prendersi il suo tempo. E alle 15.30 (il rientro va celebrato con la dovuta calma) si è presentata a scuola.
Ad accoglierla, ha trovato per primo Mickey Mouse, alle macchinette:
“Ciao, ‘povna, che bello rivederci” – fa lui, sorriso a tutto tondo. Per poi aggiungere, subito: “Ma come sei… abbronzata”.
Mickey Mouse “gnocca” non lo può dire, ovviamente. Perché non è elegante, perché passerebbe, subito, da maschilista, perché un insegnante di religione deve comunque mantenere un suo contegno. Ma per la ‘povna – che quest’anno, dopo 7 settimane di riposo, sole, mare, disintossicazione e pensieri vagabondi, si è riposata per davvero, per bene, e tantissimo (così come aveva bisogno) – il messaggio arriva comunque forte e chiaro.
Del resto, ci si era impegnata con una certa attenzione, questa volta, seguendo un malizioso diavoletto che le ha suggerito di divertirsi col suo aspetto. E dunque (sfruttando un’abbronzatura che, effettivamente, così, erano 35 anni circa, che non le si dipingeva addosso) aveva scelto il vestito di Desigual figo e scollatissimo, le scarpe alte da espadrillas, un trucco sobrio, ma segnato.
Poi, finiti i saluti, è andata in bagno a fare pipì (che la sua vescica, ai ritmi estivi, resiste un paio di ore al massimo). E, mentre prendeva il kleenex dalla borsa (ché a scuola, la carta, sia da culo, da mani, o da quaderni, è comunque merce preziosa e rarissima), si è ricordata perché, come dogma, al lavoro ci viene in pantaloni.
Dopo, sono arrivati tutti. Stordita, arzilla e svagata come sempre, Mafalda (in un delizioso vestitino anni Sessanta)&Artemide (alle prese con l’orario provvisorio, come sempre), Hal9000, il vicepreside DaddyLongLegs, l’Ingegnera Tosta; e via, via tutti gli altri (tra i quali la ‘povna ha avuto modo, anche se solo per un attimo – “Non avrai mica chiesto l’assegnazione provvisoria?!”; “No, no, tranquillo” – di vendicarsi con lo sceneggiatore di giugno che, un certo giorno, la aveva fatta andare a un certo appuntamento vestita da pagliaio).
Il collegio è stato lungo, denso e interessante. Nel mezzo, la ‘povna ha fatto in modo di cavarsi da una commissione inutile e di proporsi per un’altra. E questo dovrebbe essere anche (su suggerimento e invito di Esagono, che le ha telefonato prima della pugna, sempre ironico: “Allora, ‘povna, ti sei riposata abbastanza? Ora posso parlarti?”; “Sì, ora sono pronta: puoi chiedermi, quasi, qualunque cosa, ti obbedisco”; “Ecco, per l’appunto, volevo farti una proposta…”) un primo appiglio per l’affido, forse (e per la prima volta) di una funzione strumentale.
La riunione si è stemperata così, sul filo del tramonto. Domani, per davvero, inizia tutto, ché arrivano gli esami dei ragazzi.
Intanto, la ‘povna prende il treno, come sempre. Si ferma dagli Amici Vicini per una spanciata di sushi, di chiacchiere da post estate e di birrette (insieme anche al Pilota e a Narayan).
Domani, così come da sceneggiatura, è un altro giorno. E la ‘povna – riposata, e soddisfatta – ha una gran voglia di ricominciare.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog