Mi piace fare le somme di come sono andate le cose, ma quest’anno ho un po’ di amaro in bocca. Poca cosa, credetemi, perché uno al tempo (pioggia, sole, vento, neve) non può comandare, e in questo come in tante altre circostanze della vita, quando poco possiamo fare di nostra iniziativa, conviene non arrabbiarsi, perché anche con l’arrabbiatura le cose non cambiano. Meglio allora prendere tutto con filosofia e vedere, dei fatti accaduti, le cose buone.
E quali sarebbero?
Ci sto pensando… Riepilogo d’agosto dunque.
Quest’anno l’orto mi ha dato davvero pochi frutti. Pomodori ciliegino, cetrioli, dei cavoli cappuccio precoci, che ancora stan crescendo anche se uno pur piccino l’ho assaggiato – buonissimo! Poi la lavanda, già in parte tagliata e raccolta, lamponi, qualche fragola, erba luigia a volontà che anzi continua a crescere e dovrò potarla nuovamente… e poi? Basta così?
Beh, ci sarebbero le zucche, che ancora stan maturando. La pianta ha invaso orto e giardino, di zucche per ora solo una o due – domani controllo meglio.
I due meloni che avevo piantato sono invece scomparsi, inghiottiti nelle piogge (?), e la pianta di Goji ha fatto i fiorellini – ma di bacche, per adesso, nemmeno l’ombra.
Consolazioni?
Sì, qualcuna.
I ciclamini mi han regalato fiori tutta l’estate. Non ho avuto caldo come qualche anno fa e il condizionatore l’ho acceso solo una volta, per farlo funzionare ché lasciandolo inattivo temevo potesse rompersi. Poi ci sono le piante carnivore, che sono cresciute bene, e devo ancora finire di diradarle e rinvasarle. E infine l’acqua, che non ho utilizzato mai la pompa di casa ma ho fatto rifornimento e uso di acqua piovana.
Un’estate diversa dal solito, tutto sommato, positiva…
Qui sotto, una foto del mio orto.
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