23 settembre 1973, moriva a Santiago del Cile Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto, noto da tutto il mondo come Pablo Neruda. L’8 aprile 2013 la salma è stata riesumata per scoprire quale fu la reale causa della morte del poeta: cancro alla prostata o avvelenamento?
Nel 1923 pubblicò il suo primo libro, “Crepuscolario” e nel 1924 cominciò il suo successo con la raccolta “Venti poesie d’amore e una canzone disperata”. Dal 1925 dirige la rivista “Caballo de bastos” e nel 1927 comincia la carriera diplomatica con la nomina di console a Rangoon prima e a Colombo poi. Nel 1933 lavora come console a Buenos Aires e qui conosce Federico Garcia Lorca.
A causa del governo anticomunista di Gabriel González Videla dovrà scappare dal Cile e viaggerà per l’Europa, l’Asia e l’America Latina. Nel 1971 viene insignito del Premio Nobel per la letteratura e il 23 settembre 1973 muore, ufficialmente per un tumore alla prostata.
Tempo dopo il suo successo il Partito Comunista del Cile (al quale Neruda apparteneva) chiese di aprire un’indagine e ad incrementare i dubbi fu anche la dichiarazione di Manuel Araya, l’ex autista di Neruda, secondo il quale il poeta venne ucciso con un’ iniezione letale nella clinica dove era stato ricoverato.
L’8 aprile la salma del Premio Nobel è stata riesumata dalla sua tomba a Isla Negra ed ora non resta che attendere gli esiti delle analisi che verranno effettuate. I resti saranno trasferiti presso il Laboratorio d’antropologia di Santiago e successivamente si riunirà una squadra di dodici periti che cercherà tracce relative al cancro alla prostata od alla presenza di sostanze tossiche.
Ancora qualche settimana ed il mistero verrà svelato.
Written by Rebecca Mais