A Rieti dal 27 al 30 luglio gran festeggiato è il peperoncino. A Rieti si svolge l’importantissima “Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino” nota anche come ’Rieti cuore Piccante‘.
Sono previste per l’occasione interessanti scambi di esperienze riguardanti la coltivazione, la produzione, la trasformazione, la commercializzazione, l’uso del peperoncino nella gastronomia e nei vari settori della medicina.
Gli ambasciatori del Messico (Miguel Ruiz-Cabanas Izquierdo) del Ghana ( Evelyn Anita Stokes- Hayford) e del Perù (Alfredo Arosemena Ferreyros) inaugurarano il 26 la fiera, con le rispettive ambasciate che arricchiranno i propri stand con prodotti originali. Dal Serrano del Messico al Rocotillo sudamericano, l’esposizione riguarderà circa 1000 varietà di peperoncino (600 in più dell’anno scorso) provenienti dai cinque continenti.
Hanno inoltre confermato la propria presenza Lino Banfi, Lando Buzzanca, i Cugini di Campagna e Luca Barbareschi, volti noti dello spettacolo e della musica che saranno a Rieti nei quattro giorni della Fiera a testimoniare il proprio legame con il peperoncino.
Per la prima volta nella storia mondiale del peperoncino la scienza si sta occupando del calcolo del suo grado di piccantezza (capsaicina). Attualmente tale valore viene calcolato attraverso due metodi empirici con risultati inevitabilmente molto approssimativi e quindi inaffidabili sotto ogni aspetto. A portare avanti la ricerca è l’Istituto Carlo Jucci di Rieti che dipende dall’Università di Perugia-Facoltà di Agraria. Gli obiettivi, ovviamente, non sono fini a se stessi (la piccantezza) ma quelli di poter fornire agli esperti, agli chef, alle massaie e agli appassionati di cucina elementi chiari e certi riguardanti la struttura morfologica e l’individuazione e classificazione dei valori organolettici al fine di consentire la razionalizzazione dell’uso e dell’abbinamento del peperoncino alla gastronomia dei cinque continenti e di facilitare la ricerca nella medicina per i vari aspetti salutistici.
A chiudere la manifestazione, domenica 29 luglio Primi Pic, la gara di cucina piccante ideata dallo chef Fabio Campoli, presidente del Circolo dei Buongustai, che vedra’ in giuria, tra gli altri, l’attore e doppiatore Francesco Pannofino.
A Rieti saranno presenti tantissime varieta’ di peperoncino che vanno dallo jalapeño al poblano, dal cascabel all’habaneto, passando per il nostrano diavolicchio e molti altri. La grande esposizione reatina proporrà dunque peperoncini provenienti dai 5 continenti che anche quest’anno coloreranno le piazze del centro storico della città laziale. E’ prevista la presenza di Paesi come Messico, Ghana e India che, nel corso delle giornate, attraverso stand istituzionali proporranno una grande varietà di prodotti e piatti tipici e tradizionali del proprio Paese e porteranno gruppi di artisti che con le loro esibizioni arricchiranno il programma della manifestazione. La realizzazione dell’evento e’ resa possibile grazie alla collaborazione dell’Associazione Peperoncino di Rieti e alla collaborazione e al sostegno del Comune e della Provincia , della Regione Lazio, della Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Rieti, l’Ascom Confcommercio, Fenacom Rieti, la Coldiretti, la Fondazione Varrone, la Cassa di Risparmio di Rieti e l’Accademia Italiana del Peperoncino. L’iniziativa reatina ha come scopo principale quello di esaltare un prodotto che vanta nel mondo circa due miliardi e mezzo di consumatori. Al peperoncino anche quest’anno saranno dedicati convegni, mostre e incontri, oltre alla visita di importanti artisti nazionali come Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, i Cugini di Campagna (autori di una hit dedicata proprio al peperoncino), Lando Buzzanca, Pippo Franco e Lino Banfi. Durante la manifestazione saranno presentati i primi risultati di una ricerca che l’Università di Perugia sta portando avanti, su incarico dell’Associazione Peperoncino di Rieti e dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, per mettere a punto un sistema scientifico per il calcolo del grado di piccantezza del peperoncino. Il sistema attuale, la scala Scoville, usata dal 1912 a oggi, è un sistema empirico e che prevede la costruzione di una scala graduata di valori che variano in base al contenuto di capsaicina presente nelle diverse varietà di peperoncino. Wilbur Scoville stabilì arbitrariamente un valore di 16.000.000 per la capsaicina ed è questo il punto debole del sistema al quale si cerca di ovviare, proprio attraverso questo innovativo sistema, stabilendo un valore assoluto e scientificamente certo che, una volta accettato, rappresenterà una novità di portata mondiale. Ma “Rieti Cuore Piccante” offrirà anche importanti spunti di riflessione sull’importanza salutistica, economica e storica del capsicum (nome scientifico del peperoncino). Non tutti sanno, ad esempio, che a dispetto di un crescente utilizzo di questa spezia nella nostra cucina, ben il 70% del peperoncino consumato in Italia proviene da mercati esteri che in alcuni casi esportano un prodotto di bassa qualità, reso addirittura nocivo dall’uso del Sudan, un colorante tossico. Mentre l’Italia, per caratteristiche climatiche, potrebbe diventare un importante produttore mondiale con conseguenti benefici economici. E anche salutistici, perché sono diverse le virtù della spezia rossa, non ultima quella di contenere, se consumato fresco, la preziosa vitamina C.