Il centro storico di
Malegno, oggi e domani si anima. Art e mestieri medioevali vengono rievocati con i figuranti
in costume, i madonnari adorneranno le strade, vi saranno dimostrazioni di
artigianato artistico e clown a divertire i bambini. E ovviamente tanta
gastronomia camuna, con la possibilità, domani, di un pranzo camuno in centro
storico.
Il centro storico
del paese ha antichi palazzi signorili. Interessante l’antica parrocchia di
Sant’Andrea quattrocentesca, con tracce di romanico in un’abside del XII
sec. raggiungibile dal convento delle Canossiane.
Molto interessante è
il Museo Etnografico del ferro “le Fudine”, che conserva le fucine di via
S. Antonio, uno dei più interessanti monumenti di archeologia industriale
della Valle. L’edificio originale, ristrutturato, ha origini
cinquecentesche. Si vedopbo ancora i forni, i magli, la tromba idraulica,
la mola, le incudini e vani più piccoli che ospitavano la cesoia ed i
magazzini per il ferro ed il combustibile. Quasi tutti i macchinari della
fucina erano azionati dalle ruote idrauliche, poste nel canale dove
scorreva l’acqua. Altro piccolo gioiello, alto sul fiume, prima di attraversare
il ponte che porta a Cividate: la chiesetta di S. Maria dell’Ospedale,
eretta nelle vicinanze dell’antico ospizio degli esposti. Ha un campanile
romanico con eleganti bifore nella cella campanaria ed un interessante
interno con belle tele alle pareti.
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Belli per un’escursione i
sentieri di montagna. Attraverso il sentiero del Mut si può arrivare alla Baita della Società gestita come bivacco da alcune associazioni del
paese. Essa è a disposizione di tutti come luogo di incontro e di riscoperta
delle bellezze del “Mut di Maleg”, fra cui il il Pagherù (in dialetto grande pino), un abete
rosso secolare usato come punto di incontro dei molti pastori che una volta
durante il periodo estivo salivano dal paese al monte con il bestiame.
inserito da Elena Bianco