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RIFF XI: “Courage” di Greg Zglinski

Creato il 16 aprile 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

RIFF XI: “Courage” di Greg Zglinski

Anno: 2011

Distribuzione: Best Film

Genere: Drammatico

Nazionalità: Polonia

Regia: Greg Zglinski

Due fratelli e un destino inscritto nella storia del genere umano che dalla notte dei tempi si replica perchè indelebilmente impresso in quell’impasto di amore e morte che informa la più istintuale natura umana. Su di esso, da sempre, sono state prodotte narrazioni nel costante tentativo di organizzarlo, attraverso codici di senso, in una materia che fosse pensabile e poi parlabile.

Alfred (Robert Więckiewicz) e Jerzy (Łukasz Simlat) sono fratelli e gestiscono insieme l’azienda di famiglia. Contraddittorio, torbido collezionista di pistole e amante delle macchine potenti, inchiodato dalla nascita entro il confine familiare e condannato all’infertilità, Alfred  nutre sentimenti viscerali di odio verso il fratello, nella cui esistenza, forse, egli intravede il progetto di un’altra vita possibile più soddisfacente. Padre di due figli, misurato, comprensivo e ragionevole, Jerzy appare agli occhi invidiosi del fratello come il figlio eletto. Durante un viaggio in treno, i due vengono coinvolti in un brutale incidente: un gruppo di teppisti molesta una giovane donna. Jerzy si schiera in sua difesa. Alfred esita e, come gli altri passeggeri presenti nella carrozza, diventa spettatore inerme, mentre suo fratello minore viene gettato dal treno in movimento. Di fronte al pestaggio del fratello, Alfred è pietrificato dalla paura o consuma nel cuore una segreta vendetta? Esposto al pubblico ludibrio da un video online che ritrae l’accaduto, Alfred paga il prezzo di un’invidia vorace fatalmente appagata con l’incancellabile stigma del vile (colpevole?) impotente.

Unico lungometraggio polacco in concorso al RIFF 2012, Courage è diretto dal regista e sceneggiatore Greg Zglinski, classe ’68, allievo di Krzysztof Kieslowski, co-creatore della pluripremiata serie TV “The Londoners” e già vincitore del premio miglior debutto al 61. Venice International Film Festival, con “One long winter without fire” (2004).

Zglinski mutua dallo stile del Maestro l’elemento del “Caso”, che in Courage assume quel volto maligno che pone i protagonisti di fronte a fatti che li costringono a rivelare la loro natura più profonda, complessa, contraddittoria, ma così miseramente umana. Introduce il Sentimento di Colpa, connotandolo velatamente con una matrice religiosa che prescrive una espiazione fisica, come da tradizione Protestante, e caratterizza la psicologia dei personaggi assumendo l’esistenza di un mondo interiore leso, ma che si può ricostruire anche attraverso la metafora della ristrutturazione esteriore di una casa che, dopo l’incidente, non può essere più la stessa.

Il film, che forse indugia troppo e lungamente nella descrizione della frustrante quotidianità lavorativa e familiare, raggiunge l’apice della potenza narrativa nelle scene scandite dai tempi del thriller e impregnate delle atmosfere più noir che rendono scorrevole e armonico l’avvicendarsi delle sequenze del racconto, a favore del coinvolgimento dello spettatore nella storia che, ispirata a fatti di cronaca vera, attinge nel suo dispiegarsi ad archetipi universali.

Manuela Materdomini                                                                                                                                                                                                                                                                       

RIFF XI: “Courage” di Greg Zglinski
Scritto da Manuela Materdomini il apr 16 2012. Registrato sotto FESTIVAL, RECENSIONI FILM VISTI AI FESTIVAL. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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