Circa un anno fa, spinto da alcuni cittadini, scrissi questo post riguardo al problema dei cassonetti sovraffollati a Chiesina Uzzanese. (http://lorenzovignali.com/2011/11/02/problema-rifiuti/#more-1306)
Oggi, a un anno di distanza e dopo parecchie sanzioni, abbiamo trovato una soluzione che dovrebbe essere definitiva.
Ecco l’articolo tratto da il Tirreno.
Avviso a maleducati e furbetti che abbandonano i rifiuti. Tra qualche settimana una telecamera vi riprenderà mentre scaricate la spazzatura dove non dovreste. E anche se vi avvicinate in piena notte ai cassonetti o lungo la strada per liberarvi dei sacchi di immondizia preoccupatevi lo stesso. Le telecamere sono a raggi infrarossi e possono pizzicarvi sempre e comunque.
È la linea da tolleranza zero nei confronti di chi abbandona rifiuti quella adottata dall’amministrazione Borgioli che con una spesa di 5mila euro si è dotata del sistema di videosorveglianza “No dumping” fornito dalla Microrex di Ponte Buggianese.
Le riprese vengono poi acquisite dalla polizia municipale che, attraverso il numero di targa dell’auto, può risalire agli scaricatori abusivi.
Affermano in Comune: «Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ha assunto rilevanza sempre maggiore soprattutto in considerazione del fatto che gran parte dei residenti nei territori limitrofi scarica abitualmente i propri rifiuti sul territorio di Chiesina Uzzanese.
Il sistema mobile di videosorveglianza denominato “No dumping” offre la possibilità di monitorare vari siti del territorio considerati più a rischio senza alcun costo di gestione grazie alle risorse di autonomia di cui il sistema è dotato».
Il sindaco Marco Borgioli, prima di spendere soldi in operazioni avventate, a metà settembre ha voluto sperimentare l’efficacia del sistema autorizzando la Microrex a installare un apparato in via dei Garofani. La prova è andata bene e l’apparecchio è stato ritenuto utile «per arginare gli incresciosi e sempre crescenti fenomeni di abbandono dei rifiuti che degradano il territorio comunale». L’amministrazione indicherà dieci zone da monitorare con l’occhio elettronico.
La battaglia da combattere è quella contro lo scarico selvaggio. Si va dalle batterie esauste di automobili a pezzi di eternit ai bordi delle strade.