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Rifiuti nel Mediterraneo: la Conferenza di Barcellona determina una svolta.

Creato il 10 dicembre 2013 da Freeskipper

freeskipper-mediterraneodi Alma Daddario. Circa 10 milioni di tonnellate di rifiuti finiscono negli oceani e nei mari di tutto il mondo ogni anno, con impatti significativi per la salute umana, l’ambiente, la vita degli animali e l’economia. I bassi livelli di investimenti pubblici per la corretta gestione, lo smaltimento, il recupero e riuso dei rifiuti, è solo un aspetto di questo grave problema ambientale che scaturisce dalle attività umane e che compromette, a volte irrimediabilmente, la salute del mare. Questa è una delle ragioni per cui la Conferenza delle Parti della Convenzione di Barcellonaper la protezione delMediterraneoha adottato un piano regionale di gestione rifiuti marini,ufficializzato la scorsa settimana. “Sono molto contento di vedere che la Convenzione per il Mediterraneo prenda così seriamente il problema dei rifiuti marini. E’ un passo importante verso la realizzazione delle significative riduzioni dei rifiuti marini entro il 2025, che i leader mondiali hanno promesso e sottoscritto l’anno scorso al vertice di Rio +20. Mi auguro che le altre convenzioni marittime regionali da ora in poi adottino misure analoghe”, ha affermato a proposito il Commissario per l’Ambiente dell’Unione Europea Janez PotočnikL’adozione da parte della Cop 18 della Convenzione di Barcellona, nell’ambito della conferenza conclusasi qualche giorno fa a Istanbul,  arriva dopo mesi di preparazione, e fornisce ai Paesi mediterranei un quadro strategico comune, per affrontare al meglio il problema dei rifiuti in  mare. La Convenzione di Barcellona è la prima convenzione regionale marittima ad adottare un piano strutturato sui rifiuti marini. La Commissione Europea sottolinea che le azioni delineate nel piano, potranno efficacemente aiutare gli Stati membri dell’Ue a rispettare l’obbligo di raggiungere uno stato ecologico ottimale entro il 2020, nell’ambito della direttiva quadro sulla Marine Strategy. Il piano regionale rappresenta lo sforzo concreto dei Paesi del bacino del Mediterraneo per ridurre al minimo la presenza e gli impatti dell’inquinamento rifiuti marini, punta a impedire che i rifiuti entrino nell’ambiente marino mettendo a rischio la vita di varie specie animali, a rimuovere i rifiuti esistenti con metodi rispettosi dell’ambiente, ad aumentare la consapevolezza del problema attraverso una corretta informazione indirizzata non solo alle istituzioni. Anche per questo la Commissione Europea sta chiedendo ai cittadini opinioni e suggerimenti su come risolvere il problema dei rifiuti marini in Europa. La consultazione è aperta a tutti i cittadini degli stati membri, fino al 18 Dicembre 2013


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