Riflessioni.

Mentre scrivo di tutti questi miei anni, mi accorgo che oggi è il primo giorno dell’anno. Come sempre, come ogni altro anno precedente, è il giorno in cui tutti o quasi, siamo sempre più buoni. Il giorno in cui gli auguri, i buoni propositi, i sorrisi prendono decisamente il sopravvento sulle cattive abitudini, sui rancori, sui desideri di vendetta. I regali passano di mano in mano. Tutto sembra rifiorire. Scompare la crisi e la stanchezza. Stranamente il pessimismo passa in secondo ordine. Ci si accorge all’improvviso della felicità con cui è possibile porre rimedio a qualsiasi contrattempo. Tutto sembra superabile. La recessione è pochissima cosa. Il lavoro per tanti giovani si risolverà entro l’anno, si intravedono persino miracoli per quei tanti malanni fisici e sociali che fini ad allora condizionavano l’esistenza di ogni individuo. Sicuramente è un giorno magico, anche se non abbastanza per porre rimedio alle tante anomalie dell’umanità. Basta infatti collegarsi ad una qualsiasi fonte d’informazione per percepire di come poi sostanzialmente tutti i giorni dell’anno, possono più o meno diventare magici per ognuno di noi. Tante volte basta volerlo veramente, visto che i tanti notiziari ci presentano senza alcuna pietà quanto accaduto. Allora ti accorgi che questo primo magico giorno non lo è stato per tanti, per quei 60 dannati carbonizzati nella notte di capodanno in quella discoteca di Banckok. Neanche per quei poveracci della striscia di Gaza e tanto meno per quei giovanissimi e spensierati che nella stessa tarda notte si sono schiantati in tante di quelle orribili strade del nostro pianeta. Cosa importa poi se tanti altri sono morti, colpiti da quelle innocenti pallottole vaganti di fine anno, colpevoli soltanto di circolare per i vicoli festosi. Tutto questo dà validità al festeggiatissimo primo giorno dell’anno e allo stesso tempo ci fa capire di come sia vitale per noi trasferirlo in qualsiasi altro giorno dell’anno, per far si che ogni giorno diventi per noi tutti, magico e festoso come tutti quei primi giorni di ogni anno addietro. Fare propositi buoni è facilissimo, il difficile è portarli a buon fine, fantastico è poter dire di averci almeno provato.