E' passato un mese da quando siamo tornati. Da quando sono stata ricapultata nel mondo che dovrei conoscere così bene e pure..è da tanto che non mi sento così smarrita. E non è una via ombreggiata e docile questa, ma un sentierello sassoso che se a tratti è piacevolmente panoramico, in altri riserva buche a sorpresa e pietrazze che ostruiscono il percorso. Sì mi sento ancora disadattata e questo si manifesta in una contorsione costante del mio stomaco che mi fa passare (assieme al caldo) la fame. L'aspetto positivo è che perdo i chili di troppo accumulati durante l'inverno australiano.. Se condiamo il tutto con l'approssimarsi del mio 30° compleanno lo spiazzamento si fa ancora più accentuato. Non sono mai stata una giovincella che pensava di avere tutta la vita davanti...per qualche strano motivo ho sempre avuto questa sorta di spina nel fianco che è la consapevolezza dello scorrere inesorabile e velocissimo del tempo, cosa che mi ha sempre preoccupata, forse più che spinta fino ad ora. E forse è lì che non sono stata abbastanza avveduta. Al raggiungimento di ogni traguardo si tirano le somme, no? Ecco, se dovessi tirare le somme ora, direi che un aspetto da migliorare è sicuramente questo: meno preoccupazione e più azione. Se il tempo e le energie perse a preoccuparsi del tempo che passa, le avessi incanalate verso gli obiettivi da raggiungere, forse ora non sarei qui a mangiarmi le dita per l'ulteriore stress dovuto all'ennesimo anno passato e alla lista ancora troppo lunga delle cose da fare entro gli -enta, -anta, ecc... Ha! E' un maledetto circolo vizioso che però devo spezzare altrimenti 'esco pazza'.
Sì, certo, in tanti mi danno una pacca sulla spalla complimentandosi con me per le esperienze fatte e li ringrazio. Ma sebbene io sia consapevole del loro valore (e grata a me stessa e con gli dèi), mi rendo conto che non ho sfruttato queste esperienze o i loro intermezzi come avrei potuto. E non riesco a sedermi sugli allori dei 'brava' e 'coraggiosa' ecc... Ho disperso la mia energia, se vogliamo, in svariate cose, mettendo un piede in questa pozza, per poi saltellare in punta di piedi in quella successiva.. ma mai, dico mai, fatto un bel tuffo nel mare della vita.
Motivi? Sto ancora sondando. Fino ad ora ho messo in luce: paura, poca sicurezza nelle mie capacità, disponibilità al sacrificio solo relativa, qualche sbandata di gioventù, troppa curiosità e totale mancanza di conoscenza di me stessa. 'Conosci te stesso' sta inscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi. Mai frase è stata più azzeccata.
So che mi piace il blu tendente al verde. Che preferisco il dolce al salato. Ma non so chi sono davvero. Ho delle vaghe impressioni, tipo un inizio di schizzo a matita, ma da qui al quadro ad olio ce ne passa...
Ci sono stati anche miglioramenti. Negli ultimi tempi ad esempio ho imparato ad ascoltare più il mio corpo, i segnali che manda per farmi capire se sta bene o se sta male e sto iniziando a decifrarli con più chiarezza. Ho tanto, tanto bisogno però, di ascoltare e conoscere la mia anima e l'unica via di uscita in questo senso mi sembra la meditazione.
E' incredibile come tutto questo lavoro su sè stessi, richieda così tanto tempo non trovate? Tempo e dedizione. Forse c'è qualcuno che è nato con le idee più chiare delle mie, come forse c'è chi non si pone troppe domande, mi piacerebbe capire come si sentono gli altri, che percorsi fanno, quali sono le loro 'tecniche' per rimanere fedeli a sè stessi, pur dispensando disponibilità e amore verso gli altri. Mi piacerebbe anche davvero molto intrattenere una discussione aperta sul tema dell'equilibrio: fra il nostro corpo e la nostra anima, fra i nostri desideri e necessità, fra noi e gli altri, ecc... Ci insegnano molte cose da piccoli: come fare di conto, come leggere e scrivere o utilizzare il pc... Ma perchè non si insegna ai piccoli come essere liberi nel pensiero? Liberi e capaci di realizzare il potenziale di ognuno? E perchè la società è così disinteressata a questa ricchezza dormiente? Credo che io, come probabilmente altri milioni di persone, se mi conoscessi meglio e se fossi libera da abitudini e schemi mentali, potrei essere il massimo di chi posso essere, risultando così più gratificata io e offrendo di più alla società come conseguenza. Ah già, forse che c'entrano i soldi e gli interessi? O volete che sia solo la cara e vecchia ottusità umana che non impara mai dal passato e dai saggi di varie epoche/paesi? Non voglio nemmeno inizare a fare polemiche però, mi sto rendendo conto che anche le polemiche alla fine sono una dispersione di energia...
Resta il fatto che sono insoddisfatta e che voglio cambiare questa situazione in qualche modo.
Ci sono poi fattori fisiologici (o psicologici? non riesco a discernere bene se si tratti di una mia fissa o di un vero richiamo della foresta, aka dell'animale in me) come il sempre più intenso desiderio di un figlio. E' da qualche anno ormai che vado avanti così e più il tempo passa e più la cosa si fa viscerale. Sto iniziando a capire (non a giustificare ovvio) le pazze scatenate che rubano i figli agli altri (dite che blogger mi sospenderà per questa frase? no, non è che ho intenzione di farlo, ma posso capire come una possa eventualmente andare fuori di testa se il suo istinto materno rimane castrato)! A parte sognarmi la notte con bimbi che mi sorridono e mi chiamano mamma, rimango imbambolata a giocherellare con quelli degli altri anche se mi provocano una specie di amore-odio: li adoro ma mi danno fastidio perchè in fondo so che non ne posso ancora avere. Ecco, l'ho detto, mi sono tolta un sassolino dalla scarpa e... caspita non me ne vergogno così tanto poi. Questa dichiarazione esce mista ad una rabbia inespressa che covo da un pò verso le persone di famiglia che invece di provare a capirmi per due secondi, snocciolano frasi fatte volte a spaventarmi (costano troppo i figli! di sti tempi meglio aspettare tanto li puoi fare anche a 40 anni, metti via soldi intanto..), a farmi sentire fortunata spesso in modo ipocrita perchè quelle che fanno ste uscite spesso e volentieri sono madri loro stesse (ma sì dai, guarda che tu almeno puoi fare quello che vuoi, comprarti vestiti, dormire la notte, fare festa in giro, ecc... goditela ancora un pò!) o semplicemente ridicolizzarmi facendo finta di 'non sentire' da quell'orecchio... per la serie, ci sono cose più importanti a cui pensare... E mi deprime sapere che coloro che mi dicono queste cose spesso appunto sono persone vicine a me. Onestamente, se avessero un pò di coscienza, se ne starebbero zitte o cercherebbero invece di utilizzare quell'ossigeno per nutrire i neuroni e far sì che per una volta espellano un consiglio utile o una parola saggia. Da quelli che però riversano un bel pò di palanche sul loro figlioletto per dargli l'ennesima cretinata e poi vengono a predicare che far figli è una cosa seria, che costa tanto e lamentarsi che loro poverini spendono troppo... ecco, da questi personaggi preferisco veramente non sentire una parola. Non vogliatemene a male. E' che molto probabilmente abbiamo visioni della vita e delle priorità completamente diverse.
Ma risollevando un pò il tono di questo drenante monologo misto sfogo, senza capo nè coda fra l'altro (eh, mica vorrete che tiri anche le conclusioni no?), vi lascio la foto di un ramo dell'albero di albicocche che c'è in giardino. Di albicocche a dire il vero non ce n'è più, sono finite un pò in pancia così com'erano, altre in vasi di marmellata e altre ancora sotto sciroppo. Ah beh, certo, anche gli uccellini e insetti vari si sono fatti una bella scorpacciata...
Ecco, la mia tranquillità la ritrovo passeggiando in giardino (cercando di estraniarmi dal rumore del traffico intenso della strada in cui abito), osservando la natura che, lei sì, genera e si riproduce a raffica e cercando di farle onore, trasformando i suoi frutti in qualcosa di ancora più ghiotto (se possibile) e regalando loro se non la vita eterna almeno una un pò più lunga di qualche mese. Il liquore di albicocche sarà pronto per Natale ad esempio... Ieri è stata la volta delle pere sotto grappa, poi ci sono vari liquori ed elisir in fase di stagionatura... e fra poco anche i fichi saranno pronti (anzi, se avete delle ottime ricette da passare, fatevi pure avanti!).
Intanto fra un vasetto e l'altro invio curriculum a destra e a manca... ma questa è un'altra storia.
Scappo, vado al mercato a prendere un pò di calamari fritti (quanto tempo che non li mangio!!) e una boccata d'aria (fritta no, quella).