![Riflessioni generali sulla rete Riflessioni generali sulla rete](http://m2.paperblog.com/i/9/95933/riflessioni-generali-sulla-rete-L-1.jpeg)
Amici carissimi, ho appena finito di leggere alcuni post raccolti qui e là dalle pagine di Facebook; c’è Mariaserena Peterlin che ci delizia con la sua lunga esperienza di docenza, ci sono i Docenti Scapigliati che non perdono un colpo per tenerci aggiornati sull’involuzione dello stato attuale del mondo insegnante, c’è la significativa ed oserei dire “storica” testimonianza di Rosalinda Gianguzzi
che bacchetta a suon di meritatissime martellate la pessima resa della ministra Mariastella Gelmini, lei sì rimandata con un bel quattro per non sapere fare in modo almeno accettabile il proprio lavoro, c’è la periodica presenza di Gianni Marconato che con la sua straordinaria energia rilancia continuamente i più disparati forum al mondo insegnante intorno all’arte dell’insegnare….e poi ci stanno un pullulare di tanti piccoli movimentelli filosofici che ci raccontano che la filosofia non è affatto morta e che è più che mai la materia e la scienza più amata del genere umano, e poi ci sta Paperblog Italia che puntualmente segnala gli scritti di molti di noi che con grande precisione e dedizione per la parola ci presentiamo le nostre riflessioni, i nostri punti di vista sulle più svariate tematiche sociali e di attualità di turno.
A dire il vero su FB c’è veramente di tutto, di tutto e di più, ma gli articoli che potremmo definire di riempimento e non di sostanza ci fanno sorridere, ci distraggono quel che basta, e poi volano via come foglie leggere al primo improvviso alito di vento, lasciando a terra, pesanti ed inamovibili, quelle voci che ci raccontano invece soltanto della loro esistenza, della loro vita, del loro più autentico sentire.
Mi rendo conto che tutto questo invoglia e stimola chiunque si appresta a questa lettura a fare sempre di meglio, non per amore della notorietà ( quale ridicola notorietà se tutto questo ci espone anche all’impegno severo ed oggettivo della continua coerenza?) , non per amore del protagonismo, ma semplicemente per il puro piacere di ritrovare quotidianamente o quasi quell’attimo, quello spazio dedicato agli amici della rete, quelli che pur essendo lontani e non presenti fisicamente possono essere sentiti e visti ed ascoltati lo stesso, in questo modo tutto nostro di stare collegati…
Scusate queste mie un poco stupide parole, queste mie varie e spontanee riflessioni; volevo solo dire che oggi più che mai io mi sento quello che faccio e che scrivo e che penso, e cerco le persone che non si ritirano nelle loro belle casette sentendosi per questo protette ed esonerate da ogni qualunque possibile critica, possibile condanna, possibile errore…
Andare sulla rete mi sembra che possa significare sempre più la propria volontà di stare nel mondo, e lo dico in un senso tutto assolutamente positivo.
Un giorno durante una mia presenza al sindacato a cui attualmente appartengo ho invitato i miei colleghi presenti ad andare in FB per pendere visione del Movimento degli insegnanti e del Manifesto che è stato presentato al Barcamp nell’incontro esordiente dello scorso 2 luglio a Venezia.
Ebbene, mi ha infelicemente stupito la generale reazione dei capi dirigenti che ha subito gettato fango sull’uso e sull’utilità di questo come di altri luoghi di comunicazione sociale mediatica che invece, si sa, sono diventati la normale forma di comunicazione sociale…Dopo quell’episodio, infatti, lo stesso sindacato ha pensato bene di avviare una specie di proprio sito intitolato al sindacato stesso con la funzione di raccogliere il presente ed il sentito del proprio elettorato. Non è forse questo secondo atto palesemente contraddittorio del primo? Allora, i socialnetworks e comunque qualunque genere di forum o di piattaforma formativa/comunicativa/relazionale che fosse, serve o non serve? e’ degna o non è degna di attenzione?
Io lo credo perfettamente, lo credono i giovani ai quali io soprattutto mi rivolgo e come i quali soprattutto io mi identifico; lo crede chi studia questo fenomeno e queste realtà, lo credete voi che andate nei blogs a lasciare i vostri articoli o i vostri commenti o i vostri voti di gradimento, lo crede il bambino della scuola elementare che chiede d’avere il proprio computer per potere avere la sua forma personale di relazioni sociali, lo crede l’anziano che ha scoperto che non c’è più bisogno di tenere taccuini dove appuntarsi tutte i propri indirizzi e contatti, perchè adesso c’è la mail con la quale si comunica in un attimo con chiunque ed ovunque e con i quali si può scambiare ogni genere di foto, di ricordo, di sentimento.
Non sto facendo la santificazione del network, ripeto e non mi stancherò mai di ripetere che tutto questo non è che uno strumento che non sarebbe nulla se non sapessimo riempirlo di contenuti, ma ancora mi stupisce, scusate il mio candore, la magia di questo mondo, che credo possa fare più del bene che del male, che credo possa aprire più porte di quelle che potrà contribuire a chiudere, e che credo meriti ancora (ed ancora chissà per quanto tempo meriterà) tutta la nostra massima attenzione.
Bene, sarebbe un vero peccato che proprio adesso che c’è tutto questo ben di Dio per essere efficienti ed efficaci, ci si debba inciampare proprio sopra un maledetto tappeto che si chiama “inefficienza politica, corruzione politica, vergogna dirigenziale dei vertici politici del nostro paese” ossia in altre parole: “ assenza di lavoro “.