Riflessioni in riva al mare: Eugenio Montale, un estratto da Ossi di Seppia

Creato il 16 luglio 2012 da Saradurantini @SaraDurantini
Riflessioni e Poesia (1)
"
   Meriggiare pallido e assorto
   presso un rovente muro d’orto,
   ascoltare tra i pruni e gli sterpi
   schiocchi di merli, frusci di serpi.
   Nelle crepe dei suolo o su la veccia
   spiar le file di rosse formiche
   ch’ora si rompono ed ora s’intrecciano
   a sommo di minuscole biche.
   Osservare tra frondi il palpitare
   lontano di scaglie di mare
   mentre si levano tremuli scricchi
   di cicale dai calvi picchi.
   E andando nel sole che abbaglia
   sentire con triste meraviglia
   com’è tutta la vita e il suo travaglio
   in questo seguitare una muraglia
   che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia."
E.Montale

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