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Riflessioni in viaggio, sul lieto fine

Creato il 09 settembre 2011 da Adrianakoala @adrianakoala
Quello in treno e' un non-tempo che dedico alla lettura e ai pensieri in liberta'.
Stavolta ho comprato il fidato Vanity Fair per provare a contrastare la pesantezza di Gurdjieff, che pure mi piace. Ma con tutta calma.
Dunque, capito infine su una breve intervista all'autore di un libro che sembra banalotto e non mi viene voglia di leggere. Ma il ragazzo fa una cosa che mi apre il cuore, nell'ultima risposta: preannuncia il lieto fine del suo libro.
Grande!, penso. Dovrebbero farlo tutti. Anzi, dovrebbero scrivere 'Lieto fine: si'' o 'Lieto fine: no' su tutti i libri e i film. Io cosi' sarei facilitata nell'escludere del tutto i secondi, come cerco gia' di fare, ma lottando strenuamente contro il finale a sorpresa. Ma poi, a chi importa del finale a sorpresa?
Come se 'Via col vento' non fosse più un bel film perche' ormai tutti sanno come va a finire. Bah!
Anzi, colgo l'occasione per lanciare un appello agli amici blogger che si occupano di recensioni: per favore, ricordatevi di me, e scrivetelo subito, in alto, ben visibile. Lieto fine. E io corro ad affittarlo.
Potremmo anche inventare un simbolino, ma va bene pure la classica faccina sorridente, cosi' andrei tranquilla.
Voglio solo più "happy endings"!
P.S. Devono aver detto al controllore che deve cercare di sembrare "automatico". Ma risulta solo molto... Antipatico.
P.P.S. Si crepa di caldo. Non doveva arrivare l'autunno? Qualcuno per caso ne ha notizie?
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