Riflessioni.. Intermezzo

Alle volte si guarda alle vite degli altri con una certa apprensione, con frustrazione sicuramente.
Spesso traspare sicurezza, noncuranza, gioia, serenità.
Fino al momento in cui non ti ritrovi, in una fredda serata di fine estate, a parlare a quattrocchi.
La sicurezza, la noncuranza e la serenità crollano al suolo come un fragile castello di carte distrutto dal vento. E allora rimane solo la sofferenza, la fatica. Per un amore che non c'è, per uno concluso, per uno ancora forte ma così lontano. Per un traguardo che non arriva, per obiettivi nascosti, per il lavoro che scarseggia, per il dubbio di cosa sarà delle nostre vite domani.
L'apprensione e la frustrazione di chi guarda un mondo che pare essere perfetto scompare. Rimane soltanto la consapevolezza che non esistono differenze, che la fortuna è solo momentanea e dannatamente apparente.
Che c'è davvero fratellanza: nella difficoltà, negli ostacoli, nei problemi siamo tutti esattamente uguali.