Me ne stavo seduta orgogliosamente in prima fila a rispolverare precetti markettari come il focus è il customer, il network è tutto, analizzare la redemption, product-price-place-promotion e, non da ultimo, un ottimista e attualissimo dove c'è crisi c'è opportunità, già sentito dire mesi fa da Farinetti (Eataly) e ribadito in quest'occasione dal general manager di Maserati Europa. Noi per adesso andiamo sulla fiducia.
(non abbiamo ricevuto una Ghibli via DHL, è solo che il video è davvero stupendo!)
Slogan fieri e potenti e tanti stimoli per il sogno, per le concrete ambizioni e per l'aspirazione al luxury inteso come benessere interiore - ahahah - chiaramente con al braccio un'adeguata borsa.
Mi ero anche impegnata per il contest facendo uscire un briciolo di concettualità filosofica con un aforisma che meriterebbe gli annali - il lusso è la possibilità di accedere volutamente al niente - quand'ecco che arriva un baldo giovane classe 1987, very esperto di extra lusso e di ULTRA RICCHI.
Da lì ho appreso una serie di dati che mi stavano portando alla lenta agonia, alla meditazione sul suicidio e all'arresto cardiaco.
Qualche informazione random di cui ho memoria:
- in Italia attualmente ci sono 32 persone che hanno un patrimonio netto superiore a 1 miliardo di dollari
- il patrimonio medio di un ultra ricco è di 3,1 miliardi di dollari
- un miliardario spende in media 67 milioni di dollari all'anno
In pratica ho rilevato che se avessi vinto il tanto auspicato jackpot da 40 milioni di euro del Superenalotto avrei continuato ad essere una misera stracciona in confronto a chi dispone di un patrimonio che consente di spendere ben di più ogni fottutissimo anno della loro vita.
Se un miliardario mi donasse 27 mila euro sarebbe come se un lavoratore con busta paga di mille euro donasse 5 euro a un barbone.
Paris posso essere la tua barbona del cuore???
Ah, l'invidiah. Ah, la strategiah:
Fatemi sognare, nel mio lussuoso mondo parallelo questa sarebbe la mia vera letterina di Babbo Natale: