Magazine Cucina
In questi giorni di forzata inattività a causa dell'influenza mi sono fermata a riflettere sull'esistenza del mio blog.
Forse anche perchè, sbirciando velocemente le statistiche di ShinyStat, mi sono accorta di essere al 'ribasso': calano i commenti, calano le visite, calano le pagine lette.... mah ...
Le mie riflessioni son partite da una domanda che mi son posta: perchè ho aperto un blog di cucina? Essenzialmente per divertimento, per avere un posto tutto mio dove scrivere le mie ricette e postare le foto, una specie di 'ricettario' personale. Senza dimenticare che il blog ha una fondamentale caratteristica, è pubblico e quindi consultabile da chiunque, perciò si può ben dire che il mio scopo era anche quello di 'divulgare' le ricette e confrontarmi con altre persone che hanno blog simili al mio. Chiunque gestisca un blog, di qualunque argomento tratti, lo scrive anche con il preciso intento di 'essere letto' da altri altrimenti perchè lo metterebbe a disposizione dell'intera rete internet?
Sapete, non è che io volessi diventare una novella 'Cavoletto' ma almeno 'esistere'. Invece mi rendo conto che non esisto per la blogosfera, tranne che per pochissime persone che ormai considero Amiche che adoro, (voi sapete chi siete, ^__^ ) e che spero che in questo momento non mi considerino un'ingrata.
Mi son sempre chiesta come fanno certi blog ad essere aperti da tre mesi ed avere 200 sostenitori e 25 commenti a post... probabilmente sono molto meglio del mio e io non me ne rendo conto, magari io scrivo cose poco interessanti, ho una brutta grafica o le ricette fanno schifo, ma io sono così, non mi va di cambiare per un commento in più perchè non sarei più io, piuttosto chiudo i battenti.
In tutta sincerità ammetto che il pensiero che stò ora esponendovi nasce anche da un pò di invidia che provo per questi blog, invidia umana che non è certo maligna ma che mi fà star male ogni tanto.
Probabilmente questi pensieri sono anche scaturiti dal mio cervello un pò affaticato dall'influenza, ho pensato anche di chiuderlo davvero il blog... poi mi son fatta un altra domanda: ti piace scrivere sul blog? Certo che mi piace, mi piace cucinare, mi piace sperimentare, mi piace fotografare quel che cucino, insomma si, mi piace avere un blog... e quindi il blog rimane, per me e per chi vorrà.
E ora passiamo alle cose serie, la ricetta giusta per riprendervi da un malanno che vi ha portato a mangiare solo minestrine, brodini e thè: La polenta e uovo in cocotte, un piatto ricostituente, sano e buono!
Prendete delle fette di polenta, potete usare anche la precotta ma se avete della buona polenta fatta con farina 'del contadino' e cotta 50 minuti nel paiolo di rame è meglio. Tagliate le fette di polenta con un tagliabiscotti o coppapasta se volete una composizione artistica, tagliatele pezzi irregolari se non vi interessa l'aspetto esteriore del piatto ma solo la sua bontà.
Mettete i pezzi di polenta in una cocotte, distribuite dei fiocchetti di burro sulla superfice,
rompete un uovo nel centro della cocotte,
mettete un fiocchetto di burro sull'uovo e coprite tutto con abbondante formaggio grattugiato.
Mettete in forno sotto il grill per 10 minuti. Togliete appena si forma la crosticina bruna sulla superficie, se volete il rosso dell'uovo meno cotto mettete la cocotte nel ripiano del forno centrale quindi lontano dal grill.
Oggi ho pranzato così e mi sento già molto meglio.
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