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Riflessioni sul Film Spaghetti Story di Ciro De Caro, candidato al David di Donatello

Creato il 13 marzo 2014 da Stafftechmania

L’opera prima dell’esordiente giovane regista battipagliese Ciro De Caro è il film Spaghetti  Story, sponsorizzato dalla società Techmania di Battipaglia, guidata da Andrea Milite, su iniziativa del Sen.Roberto Napoli, Responsabile della Comunicazione della Società e proiettato nel Cinema Bertoni di Battipaglia dal 21 al 27 febbraio con una buona partecipazione di pubblico. Il film è candidato al David di Donatello 2014.

Il film ci riporta, nelle ambientazioni e nella costruzione della storia, ad un nuovo fresco realismo cinematografico italiano. La pellicola ha una distribuzione indipendente della Società Meriposa di Roma di Massimo Righetti.

Il regista racconta il mondo dei giovani di oggi, descrive  con minuzioso realismo   le difficoltà  oggettive che incontrano quattro giovani  a trovare una valido inserimento nel  mondo del  lavoro e ad avere un progetto autonomo di vita, capace di consentire anche la costruzione di una famiglia.

Nellle vesti di un aspirante attore ventinovenne,  Valerio di Benedetto che non riesce a farsi strada nel faticoso mondo del  cinema e viene sostenuto economicamente dalla sorella fisioterapista Giovanna. L’amico Christian, soprannominato Scheggia,invece,guadagna facile denaro facendo il pusher con la mala cinese.Il pericoloso mondo della droga miete le sue vittime tra i giovani disoccupati in cerca di denaro per sopravvivere  mentre i più  meritevoli  se ne  vanno all’estero. Specchio triste della realtà di oggi! L’assenza di lavoro spinge Valerio a prelevare la droga per Christian, occultandola in un gatto cinese portafortuna; ha modo così di conoscere la giovane prostituta Mei Me che riesce con l’aiuto dei suoi amici a sottrarre a quella vita.

Nel film emerge il mondo maschile di oggi che vorrebbe una realizzazione adatta alle proprie aspirazioni e competenze,e, nella difficoltà oggettiva di concretizzarle si mostra  incapace il più delle volte  di   dare sostegno materiale  alla compagna che invece molto più realisticamente  si rimbocca le maniche e lavora.

Il mondo delle donne viene egregiamente tratteggiato dal regista:si va dalla donna sfruttata per prostituzione e liberata coraggiosamente,alla compagna  di Valerio, una studentessa che teme di mettere al mondo un figlio, perché  il suo compagno non lavora.La sceneggiatura  appare fresca,la narrazione immediata.

Il titolo,ancorandolo alla dimensione di un’allegra storia italiana ,non rende giustizia ad una commedia un po’ amara con un finale aperto alla  speranza nonostante la realtà precaria ed il legame debole  che vive il nostro paese.

Ida Rosaria Napoli


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