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#RIFLETTIAMO Viva l’ecosistema

Creato il 30 giugno 2014 da Enjoyphone

#RIFLETTIAMO Viva l’ecosistema
Enjoy Phone

Dopo il keynote Google di qualche giorno fa, memore dell’esperienza dell’ultimo keynote Apple e attento agli ultimi spot di Microsoft, sono giunto ad una conclusione: il 2014, oltre ad essere l’anno degli smartwatch, è anche l’anno dell’ecosistema.

Ecosistema nel senso di assimilazione dell’esperienza d’uso della stessa applicazione per dispositivi differenti.

Apple ha introdotto Handoff: lavoro su Mac e immediatamente posso switchare ad un iPad; Microsoft sta sponsorizzando notevolmente Office per Windows Phone e Google ha introdotto Android Wear (smartwatch per estendere l’utilizzo di alcune funzioni senza dover utilizzare lo smartphone), Android TV (riproduzione di contenuti dallo smartphone alla TV) e Android Auto (un “computer di bordo” che monta Android).

Proviamo a fare una comparazione fra i diversi servizi (comparazione “maggiorabile” con il vostro feedback, soprattutto per quanto riguarda il comparto “storico”).

Microsoft

microsoft

Padrona da sempre nel mercato dei Personal Computer domestici: prezzi moderati rispetto alla concorrenza, maggiore flessibilità per quanto riguarda la componentistica e un’infinità di applicazioni. Praticamente tutti abbiamo utilizzato (o stiamo utilizzando) Windows, lo conosciamo molto bene e conosciamo i due punti forti: giochi e Office. Tutti i giochi multipiattaforma sono portati per Windows (infatti molti giocano solo su PC aprendo una diatriba infinita sui vantaggi del PC rispetto alle console e viceversa) e Microsoft Office rappresenta il top per quanto riguarda la suite d’ufficio: applicazioni che permettono di fare qualsiasi cosa.

Nel mercato mobile ha avuto inizialmente qualche “singhiozzo”: Windows Mobile si poneva per il mercato business che, però, preferiva BlackBerry, terminali molto costosi per un mercato domestico che comprava un Nokia e sognava l’iPhone e poco flessibile (a quell’epoca giravano miliardi di applicazioni per i Nokia e l’App Store di iPhone stava iniziando a riempirsi).

iPhone inizia a dominare, arriva Android a creare una vera e propria concorrenza, Nokia e Microsoft cadono nel dimenticatoio. Per risollevare entrambi, decidono di unirsi e dar vita a Windows Phone che, soprattutto grazie a dispositivi meno potenti (quindi più economici) ma comunque validi, risolleva le due aziende (fino all’acquisto di Nokia da parte di Microsoft).

Gli spot oggi dicono “Scegli Lumia, ha al suo interno l’intera suite Office” ed è fantastico! Qualche funzione non è perfettamente implementata (formule non editabili nella versione mobile di Word, per esempio) però si è creato un ecosistema perfetto per chi lavora con Office e ora ha la possibilità di continuare il lavoro su smartphone o tablet (grazie a OneDrive).

Inoltre, lo store di Windows Phone si è notevolmente rimpolpato di app (mai quante Play Store o App Store, però ci sono tutte le app più conosciute e importanti), quindi chi punta all’ecosistema Windows sa di poter lavorare perfettamente con tutti i dispositivi ed avere uno store ampio.

Altro punto di forza è Surface: un tablet che monta il Windows tradizionale, quindi con una possibilità di estensione infinita. Unico (ed enorme) neo: costa più di un PC.

Google

ecosistema

Google punta chiaramente sui servizi (YouTube, Maps, Play Music, Gmail, Chrome, Android, Google Docs…) per conquistare la clientela.

Ovviamente, per quanto riguarda il comparto mobile, Android fa da padrone come “agglomeratore” di servizi: infatti il Play Store fornisce tutte le app per avere accesso diretto ai servizi Google ed unire il tutto. Android stesso fornisce alcuni plug-in per avere il controllo del proprio mondo direttamente dal proprio smartphone (penso a Google Now). Vantaggio: Android è il sistema operativo mobile più diffuso (anche se bisogna stare attenti a quale terminale Android si acquista, onde evitare “brutte sorprese”).

Per quanto riguarda il mercato PC la situazione non è proprio semplice: i Chromebook (in vendita da un anno circa) non sono veri e propri laptop, in quanto il sistema operativo fornito (Chrome OS per l’appunto) non consente operazioni al di fuori della gestione dei servizi Google. Dunque si ha un ecosistema più o meno completo, il problema è che l’acquisto di Chromebook pone grandi limitazioni per quanto riguarda app di terze parti (tanto da porsi la domanda se non sia meglio un tablet Android con tastiera esterna).

Un altro punto a favore di Google è Chrome: il web browser più utilizzato a livello globale, che può diventare la “sala di controllo” del mondo Google (un po’ come utilizzare Chrome OS), che porta ad enorme versatilità in quanto può essere installato su qualsiasi sistema operativo.

Google adesso punta a dispositivi “terzi” per ampliare il proprio ecosistema: Chromecast ormai è già conosciuta, molte TV integrano l’app di YouTube interfacciabile con il proprio PC, fino ad arrivare ad Android Auto e Android TV.

Apple

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La mela morsicata (evitate battute su Suarez, per favore) è l’eterna rivale di Microsoft per quanto riguarda il mercato dei personal computer. Negli anni Windows si è diffuso a macchia d’olio (grazie alla grande adattabilità dello stesso a poter essere installato su hardware differenti), mentre il Mac è rimasto un prodotto “per pochi” (soprattutto per il costo).

Grazie a Steve Jobs (evitiamo anche discorsi inutili sulla diatriba invenzioni sue/invenzioni rubate) Apple ha saputo rivoluzionare il mondo mobile con iPhone (che diventerà poi lo standard per quanto riguarda il mondo degli smartphone). Con l’introduzione di iCloud, Apple ha voluto “unire” i dati per quanto riguarda numerose app per avere un intero mondo sempre in tasca (documenti salvati, foto, contatti), prendendo spunto dall’ecosistema Google (che, in alcuni casi, ha recuperato terreno).

La possibilità (già integrata) di avere i propri documenti in Cloud porta a chi gode dell’ecosistema un vantaggio dovuto alla praticità e alla facilità d’utilizzo (che per molti può essere limitante).

Il grande difetto dell’ecosistema Apple? Il prezzo: la spesa minima si aggira sui 1700€ (contro i 400 della concorrenza).

Ora tocca a voi: siete utilizzatori di uno di questi ecosistemi? Quale ritenete il migliore o il più congeniale per le vostre modalità di utilizzo?

#RIFLETTIAMO Viva l’ecosistema
Denis Ponte


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