Riflussi

Vado al cinema con mio figlio a guardare un film d’animazione, la grafica è sempre più fedele alla realtà, ripenso a una ventina d’anni fa, si diceva che i film di animazione del futuro sarebbero stati tali e quali alla realtà, ossia avevamo un’idea di come si sarebbe evoluta l’animazione grafica, ed era a suo modo un’idea di progresso, tuttavia ogni progresso ha un punto di arrivo, in questo caso è la riproduzione fedele della realtà, dopo il quale non si può fare altro che ripercorrere il sentiero al contrario, quando si raggiunge quel punto di progresso la storia inizia a fare avanti e indietro, si riesplorano le tappe, si riscoprono di volta in volta le singole fasi evolutive, non si aggiunge né si inventa niente di nuovo, è così in tutte le arti, la parte difficile è accorgersi quando quel punto estremo di progresso è stato raggiunto, di solito lo si scopre con molti anni di ritardo, lo si riconosce alla distanza, quando le cose hanno già preso a scorrere all’indietro, nella politica, nel pensiero filosofico, nella musica leggera, nella storia della letteratura è già successo, che la si chiami decadenza o riflusso, rappresenta l’annuncio della morte di quel fenomeno, la sua più o meno imminente sostituzione. Succede anche nella vita di ognuno, superati i quaranta (o l’età che volete voi), quando è ancora possibile che capitino cose piacevoli, ma le migliori, le cose perfette, sono già accadute, e tutto è nel moto di ritorno.