L'omofobia è intorno a noi. Si insinua nelle pieghe di un finto politically correct, di un'accettazione falsa e solo di facciata.
Per trovarne le prove bisogna spulciare i giornali, le notizie sulle discrimanzioni sessuali non stanno in prima pagina. Bisogna andare a cercarle nascoste nelle rubriche interne, spesso sono dei brevi trafiletti, sembra quasi si tenda a minimizzare per evitare di ammettere la nostra natura discriminante.
Mi sono già occupato del tema ( vedi l'articolo sul manifesto dell'Ikea) ma in questi giorni c'è stato un autentico boom di intolleranza nei confronti di chi preferisce avere tra le lenzuola un partner dello stesso sesso.
Partiamo da un capoluogo del Sud Italia, dove uno "zelante" impiegato della motorizzazione ha pensato bene di negare la patente ad un ragazzo omosessuale, in quanto le sue preferenze erotiche erano una "patologia" che poteva compromettere la sua capacità alla guida. Non ci è dato sapere in che modo questa "patologia poteva essere pericolosa per un guidatore dato che il solerte burocrate è stato sollevato dall'incarico dai superiori che si sono affrettati a fare le scuse all'aspirante patentando.
Per confermare quanto la discrimanazione non abbia confini geografici (ne padani) il secondo caso riguarda una nota università milanese, un giovane omosessuale è stato aggredito verbalmente e fisicamente da dei "colleghi" universitari; In un università che dovrebbe vantare una tradizione gloriosa come faro del pensiero milanese ci si riduce a minimizzare l'accaduto, a farlo passare come una ragazzata, a usare il metro più morbido che ci sia per evitare lo scandalo.
E per concludere si ritorna da dove si era partiti. Ovvero dall'"esimio", "illustrissimo" "onorevole" Giovanardi che dopo aver fatto una bella figura con l'Ikea, ha avuto la geniale idea di concedere il bis, stavolta scatenando le sue invettive contro il videogioco più venduto di tutti i tempi "The Sims".
L'accusa è quella di corrompere le coscienze dei più piccoli dando la possibilità ai giocatori di creare coppie "di fatto" in barba alla teocratica legge italiana, causando traumi che solo il super consiglio del Moige, attraverso l'imposizione delle mani può aiutare a superare.
Ovviamente, come da tradizione, la tempistica è il punto forte degli accusatori che si rendono conto dello "scandalo" almeno 4-5 anni dopo che il popolare gioco introdusse la possibilità di creare coppie omosessuali.
In più il problema è solo riguardante le sessualità non conformi al loro ideale di normalità, mentre ai piccoli giocatori non creerà nessun problema il fatto che le donne incinta partoriscano dopo 2 giorni dal concepimento o che le persone muoiano una settimana dopo essere entrati nella terza età.
Prima o poi arriverà il giorno che la sessualità di una persona non sarà più oggetto del contendere, semplicemente perchè non fregherà più a nessuno quali caratteri sessuali primari ha il nostro partner. Fino a quel giorno bisognerà continuare a lottare contro un muro di discriminazione, spesso velata, che ci impedisce di diventare esseri migliori, in grado di giudicare una persona indipendentemente dalla camera da letto.
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