Riceviamo da Rifondazione Comunista di Perugia e volentieri pubblichiamo
Il 16 febbraio 2012 si è riunito il Comitato Politico Federale di Perugia con all’ordine del giorno l’elezione del Presidente del Comitato Politico Federale e della nuova segreteria provinciale della Federazione di Perugia. Su proposta del segretario provinciale Flamini è stato eletto Presidente del Comitato Politico Federale il compagno Andrea Caprini. Sempre su proposta del segretario Flamini è stata eletta la nuova segreteria federale con relative deleghe e così composta: Fabrizio Cerella organizzazione, Oscar Monaco lavoro e stato sociale, Emiliano Pampanelli beni comuni e ambiente, Federico Santi conoscenza, Maura Coltorti laicità e nuovi diritti, Alice Fagotti comunicazione e Marta Melelli associazionismo, pace ed esteri. Membro effettivo della segreteria è anche Amedeo Babusci, tesoriere provinciale già eletto in sede congressuale.
Dopo la votazione dei nuovi organismi dirigenti il segretario Flamini ha esposto al Cpf la relazione sulla fase politica con particolare riferimento ai recenti provvedimenti di custodia cautelare che hanno riguardato esponenti politici eugubini.
Il segretario Flamini, nel sottolineare positivamente la presa di posizione del segretario nazionale Ferrero, ha ribadito totale fiducia nella magistratura restando in attesa di conoscere gli sviluppi di una vicenda rispetto alla quale Rifondazione comunista si sente parte lesa e ricordato che già lo scorso 5 novembre, subito dopo la semplice informazione di garanzia rivolta a Orfeo Goracci e Maria Cristina Ercoli, e dati i reati che allora venivano contestati, fu attivata la sospensione degli stessi dal partito e la richiesta di dimissioni dalle cariche istituzionali ricoperte. Flamini ha poi resi noti gli ulteriori provvedimenti che il partito ha attivato, attraverso gli organismi di garanzia provinciale, e cioè le procedure interne disciplinari per la sospensione degli ulteriori interessati votata all’unanimità nella riunione del Collegio Provinciale di Garanzia, e il commissariamento del circolo di Gubbio che è stato votato dal Cpf separatamente dalla relazione su proposta unanime del Collegio di Garanzia Provinciale. Rispetto alla relazione di Flamini assunta e votata dal CPF si è sottolineato intanto che Rifondazione comunista ha da sempre fatto della questione morale una delle sue principali bandiere ed elementi identitari. Per tale ragione il partito ha ribadito che i rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni debbano sempre dimostrare una specchiata ed incontrovertibile etica pubblica. Lo ritenevamo ieri e lo riteniamo ancor più oggi di fronte all’evoluzione che la vicenda ha avuto. In questo senso rispetto ai provvedimenti attuali si è chiesto che tutti gli interessati dagli stessi e ad ogni livello si dimettano dalle loro cariche elettive. Non solo per il partito, ma anche e soprattutto per il rispetto delle istituzioni democratiche e repubblicane.
La relazione ha soprattutto posto all’attenzione l’esistenza di un problema politico più generale che interessa l’Umbria e una parte consistente della storia della sinistra umbra. Le inchieste in corso determinano la necessità di compiere una lettura complessiva di fase in grado di produrre una risposta politica all’altezza della gravità della situazione. Nessuna lezione di moralità, tanto più quando altri partiti della maggioranza regionale si sono opposti alle dimissioni di Goracci che Rifondazione comunista ha chiesto. In questo senso per il lavoro prodotto dalla Federazione di Perugia Flamini ha proposto di dare un contributo politico sui livelli competenti di direzione politica del partito, a partire dal Comitato Politico Regionale anche in virtù della necessaria calendarizzazione del Congresso Regionale. Le conclusioni dei lavori del CPF hanno visto l’intervento del Segretario Regionale del Prc Umbria Stefano Vinti.