Rifondazione in piazza a Milano per ridare fiducia a tutti i lavoratori e disoccupati

Creato il 15 novembre 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Chi la pensa diversamente da Rifondazione comunista legga con calma questo comunicatodi Celestina Villa. Si sente la voglia di lottare ma per qualcosa che deve appartenere a tutti: la dignità nel lavoro, una condizione economica sufficiente, decorosa, la fine delle umiliazioni e dei diritti irrisi e calpestati. È estremismo o buon senso? Rifondazione si schiera anche con piccoli imprenditori, artigiani, varie categorie economiche maltrattate e penalizzate economicamente. Senza un più di giustizia il Pil non crescerà mai. 

MILANO IL 14 NOVEMBRE IL PRC IN PIAZZA CON
I METALMECCANICI
LE PARTITE IVA
I PRECARI
GLI ARTIGIANI
I PICCOLI IMPRENDITORI
I PENSION
I DISOCCUPATI

Il 14 novembre saremo in piazza a Milano con i metalmeccanici in sciopero

la categoria di lavoratori storicamente all’avanguardia alla quale si devono le straordinarie conquiste in materia di diritti e salario e che oggi si trova decimata dalla deindustrializzazione e dalla mancanza di un piano industriale per il Paese.

Ripartiamo da qui per rilanciare un’alternativa anche politica nel paese, perché solo una grande mobilitazione dei lavoratori, che coinvolga anche chi è disoccupato, precario, partita iva, pensionato, piccolo imprenditore o artigiano, potrà ridare la fiducia e la forza per invertire il percorso di umiliazione che ha annullato qualunque diritto e prospettiva di un futuro normale e sereno per tutte e tutti, come stabilito dalla nostra Costituzione.

La piazza del 25 ottobre a Roma ha lanciato al governo una sfida vera: risolvere finalmente i danni fatti in quasi 20 anni di “flessibilità” per tornare a forme contrattuali e ammortizzatori sociali che abbraccino tutti, estendendo i diritti e garantendo salari che permettano alle nuove generazioni di lavoratori di investire su loro stesse e sul paese.

Una piazza che ha parlato anche a chi è disoccupato, a chi per lavorare deve accettare lavori precari e poco pagati, aprire una partita Iva, ai piccoli imprenditori ed artigiani che hanno bisogno di ben altri provvedimenti, normativi e finanziari, che non dell’ennesima riduzione dei diritti dei lavoratori per proseguire nella loro attività.

PRC Federazione di Cremona


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