E’ soddisfatto il presidente della Camera Penale, avvocato Diego Tranchida, della raccolta firme a sostegno dei referendum sulla Giustizia proposti dai Radicali, avviata ieri mattina con apposito banchetto davanti al Palazzo di Giustizia dalle 10 alle 12, alla presenza del presidente del Consiglio Comunale, Enzo Sturiano, nella funzione di autenticatore.
Sono state raccolte 70 firme. "Il doppio di quelle che ci aspettavamo – ha detto Tranchida - gli iscritti alla Camera Penale sono 35, forse 36. Ci avevano mandato il doppio dei moduli e sono stati tutti riempiti, grazie alla spontanea adesione e all’interesse manifestato dai cittadini che erano informati sui referendum che sosteniamo.
Hanno firmati tutti, non soltanto gli avvocati, come ci aspettavamo". Gli avvocati del Foro marsalese hanno, intanto, aderito allo sciopero fino a domani, venerdì 20 settembre, indetto dall'Unione Italiana delle Camere Penali, per protestare contro i tagli al sistema della giustizia e i ritardi nella stesura della riforma. I referendum in questione riguardano i magistrati fuori ruolo, per il rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo, la custodia cautelare, contro il suo abuso, la separazione delle carriere dei magistrati, la responsabilità civile, “perché non si ripetano più casi come quelli di Enzo Tortora: processi-mostro al termine dei quali i responsabili non pagano mai. Perché in tempi rapidi il cittadino possa ottenere il giusto risarcimento per danni e per le ingiustizie patite”. E ancora il divorzio breve, per eliminare i tre anni di separazione obbligatoria prima di ottenerlo, le droghe, ossia “niente carcere per fatti di lieve entità della normativa sugli stupefacenti”, per eliminare, cioè, quelle norme che riempiono le carceri di consumatori, senza eliminare, però la sanzione penale pecuniaria della multa da 3 mila a 26 mila euro, l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, l’immigrazione, per l’abrogazione delle norme che ostacolano il lavoro e il soggiorno regolare, e la libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille. Per votare i referendum c’è stato tempo al Comune, così come in tutte le altre città italiane, fino al 13 settembre scorso: il 30 settembre, invece, dovranno essere consegnate in Corte di Cassazione almeno 500 mila firme autenticate e certificate, affinchè la raccolta avviata nei mesi scorsi in tutta Italia sia valida. La raccolta firme di ieri mattina in piazza ha avuto decisamente più successo di quella, con diversa modalità, resa possibile al Comune, dove si è recato un numero modesto di marsalesi.