Sarà possibile andare in pensione prima dei 66 anni previsti dalla riforma Fornero, a patto di aver già versato 35 anni di contributi. Si potrà anche andare in pensione a 62 anni, ma con delle penalità che saranno progressive: dell'8% a 62 anni, del 6% a 63, del 4% a 64. Per chi, al contrario, decidesse di lavorare oltre i 66 anni, ci sarebbe un premio: pari al 2% a 67 anni e al 4% a 68.
L’intenzione del governo Letta è di intervenire sulle pensioni in occasione del varo della nuova Legge di Stabilità 2014, che dovrebbe arrivare tra fine settembre e inizio di ottobre. Nel testo dovrebbero trovare spazio anche altri temi legati a doppia mandata con previdenza e pensioni: innanzitutto il problema degli esodati, ancora lontano dalla soluzione visto che ancora non è stata quantificata con precisione la platea di lavoratori interessati e che finora sono stati salvaguardati soltanto 130mila esodati. In secondo luogo bisognerà affrontare il tema del contributo di solidarietà, ovvero il prelievo sulle pensioni più alte (non solo quelle d’oro), che il governo vuole riproporre in altri termini dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale. Infine, nell’ambito della riforma del lavoro e della lotta alla disoccupazione, ci sarà da capire che fine farà la "staffetta generazionale".