Alcuni Comuni hanno soltanto approvato i criteri generali per l’adeguamento del regolamento degli uffici e dei servizi e procedendo con delibere di Giunta anziché attraverso il previsto confronto in Consiglio Comunale, ma non hanno aggiornato il regolamento comunale. Ma il solo adeguamento ai principi del D. Lgs. n. 150/2009 non è sufficiente ad attuare la riforma. Infatti, occorre: adottare un sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale; attuare la gestione del ciclo della performance; introdurre standard di qualità dei servizi pubblici; costituire l’Organismo indipendente di valutazione (è possibile istituirlo anche in forma associata per i comuni di ridotte dimensioni); realizzare un sistema di premi legati al merito ed alla performance; raccordare il piano della performance con gli strumenti di pianificazione e programmazione economico finanziaria.
L’immediata attuazione della norma garantisce trasparenza che consente ai cittadini di conoscere la qualità dei servizi, l'accessibilità totale alle informazioni, l'integrità per combattere il fenomeno della corruzione, l'esercizio delle forme di controllo e di confronto anche serrato con le Pubbliche Amministrazioni per il miglioramento dei servizi.
Disimpegnarsi sulla riforma significa negare ai veronesi i loro diritti!
Il Partito Democratico insisterà affinché i diritti dei cittadini siano tutelati e come già fatto con le interrogazioni presentate presso la Provincia di Verona ed i Comuni di Verona, Legnago, San Bonifacio, San Giovanni Lupatoto ed altri ancora, chiederà la piena attuazione delle condizioni favorevoli per la comunità veronese.