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Riforme approvate. A futura memoria

Creato il 13 ottobre 2015 da Alessandromenabue

Riforme approvate. A futura memoria

Giorgio Napolitano con Denis Verdini e Pierferdinando Casini
(Foto: ilfattoquotidiano,it)

Lo confesso, sono felice che il Senato abbia approvato il disegno di legge sulle riforme costituzionali. Sono contento perché questo triste passaggio chiarisce molte cose, perché resterà agli atti chi queste riforme le ha votate: Verdini, Barani e la loro pattuglia di diversamente responsabili, gli "onorevoli" del Nuovo Centrodestra che, tra pregiudicati, inquisiti e indagati, più che un gruppo parlamentare pare un raduno del fan club della Banda Bassotti, i tanti transfughi del centrodestra saltati sul carro del toscano vincitore e i voltagabbana fuoriusciti di Sel come Gennaro Migliore. E naturalmente buona parte del Partito Democratico, compresa un ampia fetta di quella minoranza interna che gioca a fare l'immacolato fintanto che si trova a favore di telecamera. Il tutto orchestrato dal governo di un premier che nessuno ha votato e che, stando a tutti i sondaggi, è inviso alla maggioranza degli italiani. Questa riforma rabberciata e palesemente antidemocratica che spedisce al senato - con tanto di immunità - un drappello di consiglieri regionali la cui etica media è ben nota grazie alle cronache di questi anni, è la degna, orrenda figlia del parlamento indecente che l'ha partorita. E' giusto che resti scritto chi l'ha voluta e chi l'ha osteggiata. A futura memoria.

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