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Svolta in Turchia. Il premier Erdogan vara un pacchetto di riforme per il Paese e annuncia diversi cambiamenti. Per prima cosa le donne potranno tornare ad indossare il velo islamico negli uffici pubblici (salvo qualche eccezione come personale militare o giudici), cosa che fino ad ora non era permessa. Gli altri provvedimenti vanno nell’ottica di un’accelerazione del piano di pace con il popolo curdo e saranno destinate ad incidere profondamente sulle nuove generazioni: per prima cosa la scuole verranno aperte anche ad altre lingue oltre al turco e quindi questo permetterà alla popolazione curda di essere educata in istituti privati nella propria lingua. Inoltre è stato eliminato il giuramento di fedeltà alla Turchia che tutti gli studenti delle scuole elementari pronunciavano ogni giorno ed è stato tolto il bando alle lettere w, x, e q, non presenti nell’alfabeto turco, ma presenti e utilizzate in quello curdo. Inoltre saranno prese anche misure a protezione della libertà religiosa e saranno rese più severe le punizioni per crimini legati al razzismo e alla discriminazione. Oltre al velo, provvedimento simbolico, ma importante, sono state quindi varate diverse misure concrete, che cercano di far proseguire alla Turchia il cammino di riforme che si è prefissa negli ultimi anni e che è stato offuscato dagli scontri e dalla soppressione della protesta nell’ultimo anno.